Edvania Paes – Stati d’Animo
Finché siamo capaci di esternare i nostri sentimenti qualche speranza di salvezza ci resta.
Finché siamo capaci di esternare i nostri sentimenti qualche speranza di salvezza ci resta.
Io sono una di quelle persone che credono nel’impossibile. Nelle imprese impossibili. Negli affari impossibili. Nei sogni impossibili. Negli amori impossibili. Però non riesco a credere che l’impossibile esista.
Essere infelice in questo mondo (e non dico “nel mondo d’oggi) è condizione scontata. La vera ribellione sta nel trovare la serenità interiore e vivere in pace nonostante tutto.
Come si fa a trovare piacere nel cogliere un fiore per poi buttarlo nella spazzatura? E peggio, starsene attaccato al bidone per vederlo perire.
Ho vagato oltre i confini dello spazio. Laddove mi trascinavi tu. Fino a quando sono arrivata ai miei confini. Solo allora sono tornata in me. Ed ero talmente piena di gioia, che non c’era più spazio per te.
Parole che non mi piacciono: Odio, guerra, fame, ingiustizia, vendetta, disgrazia, invidia, delusione, e potrei citare ancora tante altre. Ma preferisco citare una sola (quella che mi piace di più) amore, perché con questa (praticata) tutte le altre spariscono.
Sono, forse, troppo trasparente. Sarà questo il motivo perché tante persone s’inciampano in me.
Anche se sono un animale libero e selvaggio, il mio cuore è schiavo, lo è sempre stato, lo era ancora prima che i miei occhi vedessero la luce.
La superficialità mi asfissia.
Se non asciughi le tue lacrime, le tue lacrime asciugheranno te.
Sono morta e rinata dalle mie proprie cenere talmente tante volte che le araba fenice fanno gioco da ragazzi.
La pellicola può immortalare un abbraccio ma solo l’anima è capace di conservare l’emozione che si ha provato in quel momento.
Quando qualcuno ti manca così tanto. E sai di poter trovarlo soltanto nei tuoi sogni. Vorresti dormire in eterno.
Adattarsi agli spazzi di una cornice quando si è abituati a volare con i falchi sicuramente non è impresa da aquila.
Sono stabile quanto una foglia secca d’autunno. Basta una lieve brezza per farmi volar via. E quando arriva l’inverno restano ben poche attaccate al tronco.
La mente umana è talmente ricca di fantasia che dopo averle create, ci crede anche. E qualche volta capita di realizzarle.
Sono stupita di come riesco ancora a stupirmi per certe stupidità. Sarò stupida?