Il 2015 è stato un anno talmente intenso che solo ora sono riuscita ad elaborare la lista degli avvenimenti più importanti:Gennaio – SperatoFebbraio – AdeguatoMarzo – PazientatoAprile – AttesoMaggio – ConformatoGiugno – DerogatoLuglio – AspettatoAgosto – SgretolatoSettembre – AlienatoOttobre – DifesoNovembre – SognatoDicembre – DisperatoProposito per il 2016: Tornare alla realtà.
Quando mi prende quella irresistibile voglia di abbracciare i miei cari che sono lontano, mi abbraccio forte forte, stringendo il mio cuore, perché loro vivono li.
Niente quanto la semplicità è in grado di rendere speciale una persona.
Il forse mi è sempre piaciuto più delle certezze.
La mancanza non è altro che la presenza dell’assenza.
“Forse” una delle parole più belle, lascia sempre una porta aperta, una possibilità.
E poi ci sono quelle parole apparentemente semplici ma profonde quanto il mare di domande che mi pongo tutti i giorni.
Nella vita ho imparato tante cose. Peccato che non me le ricordi.
Ho il cuore grande, ma con poche stanze e pochi ospiti preferisco così. Chi ci entra non si sente soffocare, si sente comodo, si sente a casa.
La primavera ci fa lo stesso effetto che fanno gli affetti, gli amici e l’amore, avvolgono le nostre anime di colore e calore.
Ma Tu credi davvero che quella panchina sia vuota? Ti sbagli, li ho lasciato il mio cuore. Quella panchina non sarà mai vuota. Mai più.
Non sono al mondo per competere con nessuno. Chi vuole competere con me perde il suo tempo. Amo competere soltanto con me stessa. Oltrepassare i miei limiti, vincere le mie paure, lottare contro i miei difetti, superare le difficoltà.
Quante volte mi son detta: Mai più. Intanto il “mai” svaniva mentre il “più” si moltiplicava.
Certe mancanze ci stringono più forte di un abbraccio stritolante.
Siamo solo dei grandi stupidi. È il prezzo da pagare per appartenere alla razza umana.
Chi non è libero dentro non lo sarà da nessuna parte.
Chi ha bisogno di stare in mezzo alla folla per sentirsi bene, probabilmente si sente a disagio in compagnia di sé stesso.