Émile Michel Cioran – Verità e Menzogna
Non esiste sensazione falsa.
Non esiste sensazione falsa.
Ogni essere è un Inno distrutto.
Un uomo che si rispetti non ha patria.
Onan, Sade, Masoch, che uomini fortunati! Poiché né i loro nomi né le loro scoperte saranno mai fuori moda.
La vecchiaia, in definitiva, non è che la punizione di essere vissuti.
Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che lo hanno capito, e gli altri.
Ci sono due modi di sentire la solitudine: sentirsi soli al mondo o avvertire la solitudine del mondo.
C’è in me una nostalgia di qualcosa che non esiste nella vita e nemmeno nella morte, un desiderio che su questa terra niente appaga, fuorché, in certi momenti, la musica, quando evoca le lacerazioni di un altro mondo.
Che cos’è il dolore? Una sensazione che non vuol cancellarsi, una sensazione ambiziosa.
Come mai ci sono così poche persone perbene? Ne ho abbastanza di questi abbozzi di umanità, di queste caricature, di questi esseri riusciti a metà.
Per non aver saputo celebrare l’aborto e legalizzare il cannibalismo, le società moderne dovranno risolvere le loro difficoltà adottando procedimenti ben più sbrigativi.
Il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso.
Il tormento, per alcuni, è una necessità, un bisogno, un appetito, un compiacimento.
La felicità spinge al suicidio quanto l’infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l’infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
Che misera cosa una sensazione! L’estasi stessa non è, forse, niente di più.
Chi non ha sofferto non è un essere: tutt’al più un individuo.
Soffrire è produrre conoscenza.