Enzo Di Maio – Silenzio
Il pensiero si nutre di silenzio .
Il pensiero si nutre di silenzio .
Ci siamo nutriti del passato del mondo, ora il mondo si ciba del nostro presente ma il nostro cibo lo sta uccidendo.
È più faticoso pensare che parlare. Per parlare basta aprir bocca, per pensare bisogna usare il cervello e non tutti ne sono dotati.
Il giorno più bello e sempre domani, quando ti svegli il mattino e ti rendi conto che potrai percorrere ancora un po’ di strada.
Un ragazzo mi ha chiesto di spiegargli il concetto di immenso. Gli ho risposto di trovare il silenzio assoluto e di ascoltare il rumore del suo respiro. Avrebbe senz’altro trovato la risposta al sul interrogativo.
Nascondere il pensiero di un uomo è peggio che ucciderlo.
Se ancora cerchi è perché ancor non trovi. Ti sembra una riflessione banale?
Chi non vende se è sempre re.
È il pensiero l’arma più potente.
È il tempo che rende forte una quercia. Giorno dopo giorno le sue radici penetrano nel terreno, giorno dopo giorno i suoi rami si rafforzano e non esiste vento che possa abbatterla.
Un attimo di perduta felicità diventa irrimediabilmente un “se” pieno di rimpianto che ti accompagnerà per sempre.
L’assenza uccide il ricordo.
Navigo in un oceano dove non esiste acqua perennemente in lotta con le onde dei miei ricordi.
I ricordi sono quadri appesi alla parete del cuore.
Se fossi una colomba e volar potessi, con le mie feci, del mondo, bombarderei tutti i potenti e dall’alto in basso a lor direi: “vedete, brutti stronzi, tanta boria manifesta e basto solo io a cacarvi in testa”.
Essere un contemporaneo di Alfano ti fa pensare che Dio sia veramente incazzato con l’umanità.
Non può definirsi popolo una comunità dominata dall’odio e dalla negazione dell’essere. Di ciò colpe e ragioni sono patrimonio di tutti e la conseguenza finale non potrà non essere l’autodistruzione.