Francesco Iannì – Sogno
C’è una grande differenza fra il raccontarsi favole e la realtà. Ma, a volte, l’uomo ha bisogno anche delle favole.
C’è una grande differenza fra il raccontarsi favole e la realtà. Ma, a volte, l’uomo ha bisogno anche delle favole.
Non tutti gli occhi sono fatti per vedere ciò che vedono i nostri. Non tutti gli occhi sono fatti per vedere le stelle.
Nessun sogno sarà mai sprecato: se si rivelerà mera illusione lo avrai sperato, se diverrà realtà lo avrai vissuto, se rimarrà irrealizzato potrai sempre viverlo domani. Ma se smetterai di sognare, allora avrai sprecato la tua vita.
Avere un “sogno nel cassetto” per il futuro rassicura e infonde ottimismo. Ma, per quanto ne sappiamo, la vita è solo una, passa troppo in fretta ed è troppo preziosa per rischiare di perderla fantasticando continuamente sul domani. I momenti del presente non vanno sottovalutati, ma assaporati intensamente e vissuti nel migliore dei modi, senza dover essere visti solo come una negativa attesa.
Persino un realista, quando dorme, può sognare.
Nessun sogno è troppo grande. Se lo fosse, non sarebbe un sogno.
Chi rinuncia a sognare fa un grave torto a sé stesso.
Dopo aver tentato la strada per la tremenda realtà, dove hanno valore solo mode, politici, leggi e denaro, deluso e con gli occhi fatti più stanchi mi sono rifugiato tra il sogno e la beata follia.
I sogni che si avverano sono quelli che non si arrestano di fronte agli ostacoli.
Il sognatore è il trionfatore della notte.
Molto di ciò che abbiamo oggi è il risultato dei nostri desideri di ieri.
Torna il riposo, lì dove il sogno continua.
A volte, il sogno si fa portavoce di verità che, da svegli, si tende a negare anche a sé stessi.
Niente è così liberatorio e soddisfacente come trasgredire ed essere apprezzati, rompere le regole e il guscio che la società ci ha imposto.
Così come il cane con la catena al collo si limita a trotterellare nello spazio utile facendo conto di essere libero, immaginando di poter andare ovunque se solo ne avesse voglia, spesso noi uomini ci allontaniamo un po’, ma solo per gioco, facendo un passo avanti e due indietro.
Quando la testa è piena di riflessioni profonde, si può accennare qualcosa, oppure si può rimanere zitti. Quasi sempre, io opto per il silenzio.
Una lacrima sincera dà tante più risposte di quante tu ne possa udire.