Franco Paolucci – Filosofia
La ricerca di Dio è quanto di più complicato esista. Sepolto sotto una montagna di idoli, più scaviamo e più sembra lontano. Eppure è tutto semplice: basta avere fede che esista e spunterà in noi.
La ricerca di Dio è quanto di più complicato esista. Sepolto sotto una montagna di idoli, più scaviamo e più sembra lontano. Eppure è tutto semplice: basta avere fede che esista e spunterà in noi.
Da quando l’uomo ha preso coscienza di sé cerca salvezza. Chi potrà mai salvarlo dalla propria nullità?
Mirando le stelle si percepiscano intorno ad esse tanti pianeti scuri.
Perché mai dovrei inserire una mia foto che potrebbe contribuire a generare un’idea sbagliata di me? Non bastano le mie idee? La foto che sceglierei sarebbe già una finzione!
L’unicità del cosmo determina la sua solitudine. La rarissima presenza della vita nel cosmo stabilisce un principio di compagnia. La compagnia sarà totale quando vita e cosmo saranno coscienza unica. Ogni essere vivente è una micro tappa nella realizzazione del processo di fusione. Questo fenomeno è spontaneo e dura per l’eternità. Cosmo; vita; coscienza e unione sono un cammino o “via” unica. Il traguardo è già tutto contenuto nella conoscenza dei principi esposti. Perché mai dovremmo esagerare volendosi fare un’idea di Dio?
Per capire se la vita ha un senso occorre amare intensamente la vita. Solo così le due cose divengono “una” inscindibile cosa sola!
Per non morire anzi tempo è necessario, nonostante tutto, preservare “viva” la nostra innata capacità di amare.
Non esiste valore più alto che mantenere integra la propria capacità di amare.
Il pensiero decade quando non ha più braccia ma solo ali.
Le civiltà decadono quando dimenticano il vecchio proverbio: “chi vuole: vada! Chi non vuole: mandi!” Come il loro dinamismo viene meno, tutto tende a fermarsi. Ci si siede, anzi: ci si sdraia. Ed il sintomo più evidente è che a funzionare sempre meglio restano solo gli organi sessuali, ricchi di una esperienza di miliardi di anni.
La vera Intelligenza non è mai fiera di se stessa: conosce i rischi di scadere in Superbia o peggiorare in Criminalità.
Più l’uomo si conosce, più evolve. Più evolve, più si criticizza, finendo per bloccarsi se non accetta di avere pietà per se stesso.
Non esiste nulla che non serva. Ecco perché non esiste il nulla.
Troppo spesso le nostre idee sono zavorra per la nostra mente “aerostatica”.
Il filosofo diviene “pretenzioso” quando ritiene sia un suo diritto la visione diretta della meta.
Un bufalo, un coniglio, un’otaria, un cane e un uomo hanno pressappoco sensazioni e reazioni simili se feriti nella carne. Perché l’uomo sottovaluta e trascura esageratamente questa realtà? La resurrezione della carne va intesa come un fenomeno cosmico propedeutico all’avvento del pensiero operante? E cosa può avvenire dopo il pensiero operante? Al momento, penso sia bene non infierire sugli animali per non ereditare troppo dolore ed infelicità.
L’umanità più che di amore e di giustizia, cose che non basteranno mai, necessita impellentemente di autocritica.