Frank Herbert – Vita
Dovrebbe esistere una scienza dell’infelicità. La gente ha bisogno di tempi difficili e di oppressione per sviluppare i propri muscoli psichici.
Dovrebbe esistere una scienza dell’infelicità. La gente ha bisogno di tempi difficili e di oppressione per sviluppare i propri muscoli psichici.
Lotti coi sogni? Ti batti con le ombre? Cammini come dormendo? Il tempo è scivolato via. La vita ti è stata rubata. Indugiavi per delle inezie, Vittima della tua follia.
È possibile che ognuno di noi possa essere indotto ad agire prima di poter resistere?
Gli esseri umani vivono meglio quando ognuno ha il suo posto, quando ognuno sa qual è la sua posizione nello schema delle cose. Distruggi il posto e avrai distrutto anche la persona. (…) Ti faccio semplicemente notare come qualcuno ci stia attaccando attraverso la posizione stessa delle nostre esistenze. È astuto, diabolico. Ti propongo di neutralizzare questo attacco organizzando diversamente le nostre vite, cosicché non esista più alcuno spiraglio per pugnalarci alle spalle.
Paul provò un improvviso disgusto per tutte quelle bocche instancabili. Non erano altro che maschere a buon mercato, le quali nascondevano pensieri infetti: voci blateranti che si alzavano per cancellare lo squallido silenzio dei loro cuori.
La grandezza è un’esperienza transitoria. Ed è inconsistente, legata com’è all’immaginazione umana che crea i miti. La persona che sperimenta la grandezza deve percepire il mito che la circonda. Deve pensare a quanto è proiettato su di lei, e mostrarsi fortemente incline all’ironia. Questo le impedirà di credere anch’essa a quello che pretende di essere. L’ironia le consentirà di agire indipendentemente da se stessa. Se invece non possiede questa qualità, anche una grandezza occasionale può distruggerla.
Imparò rapidamente perché il suo primo addestramento consisteva appunto nel saper imparare. La prima lezione era la certezza di poter imparare. È sconvolgente scoprire quanti non credono di poter imparare e quanti, ancora, credono che imparare sia difficile. Egli sapeva che ogni esperienza porta in sé una lezione.
Io sono un albero da frutta ben curato, pensò. Pieno di buoni sentimenti e di abilità. E tutte queste belle cose cresciute su di me… perché un altro le colga.
Il mistero della vita non è un problema da risolvere, ma una realtà da sperimentare. (…) non si può capire un processo arrestandolo. La comprensione deve fluire insieme col processo, deve unirsi ad esso e fluire con esso.
Arrakis insegna la mentalità del coltello, tagliare ciò che è incompleto, e dire: “Ora è completo perché finisce qui”.
Deve saper combinare l’arte della seduzione di una cortigiana con l’intoccabile maestà di una dea vergine, mantenendo questi due attributi in perfetto equilibrio fra loro finché durano i poteri della sua giovinezza. Poi, una volta tramontate bellezza e giovinezza, lei scoprirà che quel posto di mezzo un tempo occupato dalle tensioni che mantenevano l’equilibrio è diventato una fonte di astuzia e d’infinite risorse.
Il dono è la benedizione del donatore.
Il concetto di progresso è un meccanismo protettivo che ci difende dai terrori del futuro.
Quando il nostro tempo finisce col suo ultimo sogghigno, dite addio alla fortuna e ai suoi inganni!
Molto di ciò che finora è andato sotto il nome di religione conteneva in sé un atteggiamento d’inconscia ostilità verso la vita. La vera religione deve insegnare che la vita è colma di gioie che rallegrano l’occhio di Dio, e che la conoscenza senza l’azione è vuota. Ciascuno deve accorgersi che l’insegnamento di una religione solo per mezzo di regole ed esempi altrui è un imbroglio. Un insegnamento giusto e corretto si riconosce facilmente. S’intuisce subito, perché risveglia in te una sensazione di qualcosa che hai sempre conosciuto.
Esattamente al di sotto di Alia, Paul sedeva sul Trono del Leone. Ostentava la nuova corona protocollare con l’emblema del pugno e del pesce, e indossava le vesti dorate trapuntate di gioielli, che gli erano imposte dal suo rango. Intorno a lui, un debole scintillio indicava la presenza del suo scudo personale. Una doppia fila di guardie del corpo faceva ala ai due lati del trono e lungo la scala. Stilgar era alla destra di Paul, due gradini più in basso, avvolto in un mantello bianco, stretto alla vita da un cordone giallo.
Incidi questo nella tua memoria, ragazzo: un mondo si sostiene su quattro cose… l’erudizione del saggio, la giustizia del grande, le preghiere del giusto, e il valore del coraggioso. Ma tutto questo è nulla senza un condottiero che conosca l’arte del governare. Fa di essa la tua scienza!