Friedrich Wilhelm Nietzsche – Felicità
La felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma volere tutto ciò che si fa.
La felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma volere tutto ciò che si fa.
Madre dell’eccesso non è la gioia ma la mancanza di gioia.
Per l’uomo di commercio la stessa onestà è una speculazione per l’utile.
Il nostro destino esercita la sua influenza su di noi anche quando non ne abbiamo ancora appresa la natura: il nostro futuro detta le leggi del nostro oggi.
Nessun vincitore crede al caso.
Ciò che fà l’originalità di un uomo è che egli vede una cosa che tutti gli altri non vedono.
Quello che non mi ammazza mi rende più forte.
Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.
Non la forza, ma la costanza di un alto sentimento fa gli uomini superiori.
Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa.
Dall’animale e dalla pianta dobbiamo che cosa è fiorire e conformemente imparare da capo per ciò che riguarda l’uomo.
Se tutte le elemosine fossero date solo per pietà, tutti i mendicanti sarebbero già morti di fame. La più grande dispensatrice di elemosina è la vigliaccheria.
L’uomo è una fune tesa tra il bruto e il superuomo; una fune sopra l’abisso. Un pericoloso andare di là, un pericoloso essere in cammino, un pericoloso guardare indietro, un pericoloso rabbrividire e arrestarsi. Ciò che è grande nell’uomo è d’essere un ponte e non uno scopo: ciò che si può amare nell’uomo è il suo essere un passaggio e un tramonto.
Cosa è male? Tutto ciò che deriva dalla debolezza.
Colui che finalmente si accorge quanto e quanto a lungo fu preso in giro, abbraccia per dispetto anche la più odiosa delle realtà; cosicché, considerando il corso del mondo nel suo complesso, la realtà ebbe sempre in sorte gli amanti migliori, poiché i migliori furono sempre e più a lungo burlati.
La parte dell’umanità di un maestro, mettere in guardia i propri discepoli contro se stesso.
Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro. E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l’abisso vorrà guardare dentro di te.