Gigliola Perin – Desiderio
Adoro la tua pelle quando sa di me.
Adoro la tua pelle quando sa di me.
Un motel tra strade che incrociano le nostre vite. Incontrarci e spargere vestiti per la stanza. Non un attimo verrà perso, la voglia di possederci è così forte che nulla ferma le nostre bocche.
Genuflessa a te, sottomessa hai tuoi voleri, assaporo il tuo miele, così dolce sulla mia lingua, tu padrone del mio piacere.
Le tue mani scivolano sul mio corpo cercano il centro del mio piacere, trovano, accarezzano, entrano e giocano con la fantasia. M’inarco a te, conscia che questo desiderio lo appaghi anche con il tocco delle tue labbra.
Non voglio guardarti, voglio toccarti ed immaginarti, conoscerti con il solo tocco delle mani, sentire il guizzo dei tuoi muscoli al passaggio delle mie carezze. Occhi chiusi, labbra dischiuse, m’imprimo nella mente il sapore della tua pelle. Il tuo sapore. E lo ritroverò dentro di me nella solitudine.
Sentimi tra la pelle e cuore.
Ecco l’amante, conta le stelle, respira i silenzi. Raccoglie nell’ombra lacrime di solitudine. La sua voce non ha suono. Lei è un’ombra della sua vita. Aspetta, aspetta e non può mai pretendere nulla. A lei solo pochi momenti, solo carezze rubate. Eccola mentre guarda la luna in attesa del suo amore. Ma lei è l’amante, sa qual è il suo posto. Un gemito nel buio nascosto.
Oggi cucina lui, buon pranzo mondo. Io nell’attesa assaporo con gli occhi ciò che la bocca gusterà.
Mi sono smarrita, fammi tornare a casa tra le tue braccia!
Ogni donna nasconde dentro se la sensualità allo stato puro. Basta avere il coraggio di lasciarla uscire.
Allora conoscevo solo una parte di te ed in questi anni ho conosciuto ogni sfumatura che hai, ciò che sapevo di te allora è solo cresciuto aggiungendo pezzi su pezzi.
Alla fine questa sono io. Semplicemente impunemente sincera. Una donna dentro parole racchiuse in una foto.
Ho incontrato uomini che avevano un cuore, ma non sapevano amare. Ho provato ad insegnare loro l’amore, ma non ci sono riuscita.
Alla fine tutte le maschere cadono, ogni pedina va al proprio posto. La cecità è scomparsa. Ora gli occhi vedono. Orecchie odono, troppa la gente che parla alle spalle. La mente ride ed il cuore si ferma. Il sangue smette di pulsare. E la mente continua a ridere ed implacabile sussurra “avevo ragione io!”
Negare anche l’evidenza. Ma come puoi, quando ho le prove tra le mie mani. E mentre con assoluta tranquillità mi accendo una sigaretta, sai che ti dico? Nega nega finché vuoi, ma sei all’angolo oramai.
Mi sto adattando a compiere anche i miracoli.
Lei che aveva imparato a sognare. Lei che aveva sentito il cuore vivere, il sangue scorrere, i sogni avvicinarsi alla vita. Lei ora è sola.