Giuseppe Donadei – Stati d’Animo
I tempi cambiano ma ciò che ci emoziona non cambia mai.
I tempi cambiano ma ciò che ci emoziona non cambia mai.
È difficile soffiare via la polvere da una vecchia vita. È difficile proseguire con il cuore che ti ricorda incessantemente che non puoi tornare indietro. È difficile andare avanti portandosi addosso pulsanti ferite che nemmeno la cura del tempo riesce ad alleviarne il dolore. È difficile ma non c’è alternativa.
Tutti viviamo con la sensazione che ci manca qualcosa. Il pericolo è che questa sensazione ci possa distrarre da ciò che abbiamo.
Le prigioni inespugnabili sono quelle invisibili.
La sensibilità è quella rara dote di chi sente dentro ciò che ascolta fuori.
Ti rendi conto che stai crescendo quando arrivi ad un certo punto della tua vita e capisci che non c’è altro da fare che quello che va fatto.
Essere realista significa anche credere nei miracoli.
Io credo. Credo in tutto ciò che mi fa stare bene.
Prima di partire ho respirato il mare per l’ultima volta. L’ho fatto a pieni polmoni accarezzando la convinzione che ne avrei potuto rubare un po’. Quel profumo lo sento ancora ma adesso si chiama nostalgia.
La nostalgia ha una sola cura. Guardare avanti.
La luna è così. Sai che torna ma la rimpiangi lo stesso.
A volte vedo persone piangere e mi vengono in mente le foglie in autunno. Lacrime che cadono e nessuno che le raccoglie.
Non pretendo di essere capito ma pretendo rispetto per aver scelto di essere me stesso.
Chi pensa che per vivere basta respirare ignora quanta vita ci può essere in tutti i quei momenti in cui manca il fiato.
Ci sono le persone che ti passano accanto, le persone che ti scivolano addosso e poi ci sono quelle che ti restano dentro.
Inizi pensando che c’è sempre tempo, continui nell’attesa di tempi migliori e alla fine non ti rimane altro che il tempo perduto.
La solitudine è non riuscire più a farci compagnia, l’incapacità di riempire quel vuoto che ci portiamo dentro; la distanza tra noi e i nostri fallimenti.