Giuseppe Reali – Destino
Non perdiamo tempo, ricordando il passato o pensando al futuro, c’è tanto, qui, nel presente.
Non perdiamo tempo, ricordando il passato o pensando al futuro, c’è tanto, qui, nel presente.
Ho contrariato, una settimana contraria e tutto si è messo a girare!
Non so se c’è un motivo perché siamo qui, non so se dobbiamo partire o restare, non so cosa c’è dopo. Domande, tante domande, una vita piena di punti interrogativi. Le risposte non saranno mai abbastanza, non arriveranno mai tutte, e nella maggior parte dei casi, ogni risposta, genera un’altra domanda. Prima accettiamo, che la vita, è un bellissimo punto di domanda, prima possiamo andare avanti, tornare a sorridere, cominciare a vivere.
Esistono necessità che determinano gli eventi, incondizionatamente dalla volontà o dalla scelta della persona stessa. In parole povere: il futuro è già scritto. Pertanto, se due persone sono destinate a stare insieme, immancabilmente, verrà plasmata una catena di eventi che porterà le due persone a incontrarsi. Grande potere ha il destino, tanto da permettere a due rette parallele, di avere un punto d’intersezione.
Non importa la grandezza di un gesto o di un’idea. L’importante è coglierne l’essenza… Vederne il disegno, in tutte le sue salse, in tutte le sue gradazioni. Sarà allora, che capteremo la trasparenza dello schema fino a diventarne parte integrante. Finalmente, la smetteremo di trascinarci e saremo trascinati.
La forzata convivenza con rimorsi e rimpianti che devastano l’anima. Troppe persone vivono nel passato.Se si torna indietro, è solo per prendere la rincorsa.
A volte basta poco, un gesto, un semplice gesto, per cambiare tutto.
Ogni persona, anche la più insignificante, ha il potere di determinare un evento importante per sé o per un qualcosa ancora di più grande che trascenda il personale. Siamo pedoni con movenze da re, e nell’istante in cui ne prendiamo coscienza… scacco matto.
La fantasia può essere paragonata al mezzo più economico per viaggiare, è una rotta confusa e illogica, ma al tempo stesso interessante, una strada infinita ma comunque affascinante. È inevitabile quindi, che ogni volta, io mi ci perda.
Tante volte, l’unica cosa di cui abbiamo veramente bisogno, è solamente, una persona che ci abbracci…
Tutto quello che non è, non è vero, che non è, è un atto di fede. È la fantasia, che inventa la favola dentro una favola, è la creatività, che abbatte la banalità, è l’abbraccio, di un affetto, è un’idea, che cambia il Mondo. La verità di ciò che non è, è un ideale, di ciò che è.
Il pensiero più puro che possiamo manifestare, è la riflessione, che ancora dobbiamo pensare.
Non ho mai bevuto gin-martini, moijto o vodke-redbull, per darmi un tono, ne tantomeno, per finire nel paese delle meraviglie. Lo facevo per la spensieratezza: problemi, sentimenti, sensazioni e affetti venivano schermati, sentendomi subito meglio. Nessuna soluzione, solo buone scuse. Poi, il risveglio: il fottuto cerchio alla testa che non ti abbandona mai, la sensazione lampante, di aver passato la serata, seduto su una sedia a dondolo, avanti e indietro, ma sempre fermo nello stesso punto, e la certezza, di aver perso ancora tempo.
Ero sempre in errore, vedevo solo difetti e non ciò, che realmente funzionava. Un male, che sicuramente verrà estirpato.
Qualsiasi cosa che abbia valore non può essere perfetta. Ciò che la rende unica è l’incognita, il rischio che possa finire, che possa essere persa in qualunque momento, in ogni istante. Solo così ne percepiremo l’importanza, in tutte le sue sfumature, nel bene e nel male.
Non sono mai stato molto incline alle regole. Con questo, non voglio dire che ogni volta bramo di infrangerle, ma che trovo piacevole e vantaggioso, vagare fino al limite dei loro confini, armarmi di fantasia e smarrirmi in vasti orizzonti. “E il naufragar m’è dolce in questo mare”. Restare in canoni troppo prestabiliti, non voler scoprire la linea di demarcazione, sarebbe un terribile spreco.
Quest’ansia, questa voglia di conoscere tutte le risposte, di capire quel che è successo, quando oramai è avvenuto, dobbiamo lasciarla andare. Non ci possiamo fermare, né per guardare indietro, né per voltarci dall’altra parte. Non conta quanto dolore proviamo, dobbiamo trovare assolutamente il modo di passare oltre. Ci sono domande, a volte, che valgono più delle risposte.