Hermann Hesse – Vita
E tutto insieme, tutte le voci,tutte le mete, tutti i desideri,tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male,tutto insieme era il mondo.Tutto insieme era il fiume del divenire,era la musica della vita.
E tutto insieme, tutte le voci,tutte le mete, tutti i desideri,tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male,tutto insieme era il mondo.Tutto insieme era il fiume del divenire,era la musica della vita.
Se il destino esteriore ha sorvolato me, come tutti, ineluttabile e velato dagli Dei, la mia sorte interiore è stata tutta opera mia, la sua dolcezza o amarezza è dovuta a me e penso di doverne a me solo la responsabilità.
Così selvaggia e insaziabile è la vera voglia di viaggiare, lo stimolo di conoscere e di sperimentare cose nuove, che nessuna conoscenza e nessuna esperienza riescono a saziare. Uno stimolo che è più forte di noi e di tutte le catene, che vuole sempre più sacrifici da chi ne è dominato. […]Quando la terra chiama, quando ai vagabondi giunge il richiamo del ritorno e per noi irrequieti si delinea il luogo del riposo, allora alla fine non sarà un congedo, una timida resa, ma piuttosto un assaporare, grati e assetati, la più profonda delle esperienze.
Ogni esperienza vissuta è occulta, mentre è scientifico ogni accertamento che non ha valore di esperienza.
Non si deve dare molto credito agli uomini quando parlano dei loro difetti. Taluni si credono perfetti perché non chiedono molto a se stessi.
Ho avuto una volta una donna amata per un mese e da quando in quando dal frequentarla ho ricavato un bacio, uno sguardo e una notte d’amore. E se mi ricordo bene, i dolori di un amore senza speranza, la paura, le esitazioni e le notti insonni erano assai più belli di quelle piccole fortune e successi.
Non permettere alla donna di cambiarti, quando l’avrà fatto si sarà stancata di te.
Ogni uomo forte raggiunge immancabilmente ciò che il suo vero io gli ordina di volere.
La malinconia ha questo di diabolico, che non solo ti fa ammalare, ma ti monta la testa e ti rende miope o addirittura superbo.
La solitudine è indipendenza: l’avevo desideratae me l’ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa,meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddoe silente nel quale girano gli astri.
Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine qualcosa che sta dentro di noi.
In ogni gioia c’è questo di splendido, che arriva immeritata e che non si può mai comperare.
In fondo che cosa voglio da ogni giornata se non un’atmosfera, un colore proprio ad essa e, se riesce, un canto?
Le piccole gioie, non quelle grandi, ci servono da sollievo e da conforto quotidiano.
Anche la vita più infelice ha le sue ore di sole e i suoi fiorellini in mezzo alla sabbia e alle pietraie.
Gran parte dei nostri sogni li viviamo con assai maggiore intensità della nostra esistenza da svegli.
Nessuno sogna di ciò che non lo riguarda.