Luciano Pacomio – Religione
Ognuno di noi è qui per vivere una “missione”; per promuovere la gioia anche nelle tribolazioni.
Ognuno di noi è qui per vivere una “missione”; per promuovere la gioia anche nelle tribolazioni.
Gesù uscì dall’acqua. Uscire dall’acqua significa essere rinnovato nello spirito.
Beati coloro che si rendono disponibili al dono del Signore.
Il mite è il vero conquistatore.
La Quaresima ci porta soprattutto un dono: la conversione religiosa, cioè il rivolgersi a Dio.
Il dolore non è l’ultima parola. È la penultima.
Il discepolo di Gesù è una presenza che dà sapore alla vita, la rende gustosa.
Quindi di fronte al dolore si può essere felici se ci si è misurati col Signore Gesù.
Gesù coglie le persone nella concretezza del quotidiano.
C’è una presenza di Dio da scoprire nel limite.
C’è una presenza di Dio da scoprire nel soffrire.
Per il Signore non sono necessarie tante parole, ma un affidamento pieno di fiducia e di speranza.
Avvalorare nella pazienza le piccole cose di ogni giorno.
Chi di noi è credente lo è per la Pasqua di Cristo, cioè per il suo essere morto e risorto per noi.
La Pasqua è la risposta più radicale all’interrogativo umano di tutti i tempi: “Dio c’è?”
La vita non la costruiamo noi, è una missione.
L’amore del Signore è fonte per ogni altro amore che noi vogliamo esprimere.