Marco Tullio Cicerone – Scienza e tecnologia
La scienza che si diparte dalla giustizia è da chiamarsi inganno, piuttosto che sapienza.
La scienza che si diparte dalla giustizia è da chiamarsi inganno, piuttosto che sapienza.
La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzia dell’antichità.
Il sole che sorge è sempre lo stesso, ma ogni volta è una giornata diversa.
La memoria è tesoro e custode di tutte le cose.
Non bisogna essere stanchi di indagare se ciò che cerchiamo è l’eccellenza.
È bene, anche nel perseguire le cose migliori, procedere con calma e moderazione.
Nessuno può darti consigli più saggi di te stesso.
Non c’è niente di tanto sacro che il denaro non possa violare, niente di tanto forte che il denaro non possa espugnare.
Non con le forze, non con la prestezza e l’agilità del corpo si fanno le grandi cose, ma col senno, con l’autorità, col pensiero.
Non patisce mancanza chi non sente desiderio.
I secondi pensieri, di solito, sono i più saggi.
Mi ricordo delle cose che non vorrei ricordare e non posso dimenticare quelle che vorrei dimenticare.
Egli solo vide, per la prima volta, che gli dèi esistono, poiché è stata proprio la natura ad imprimere nella mente di ogni uomo la nozione degli dèi. C’è forse un popolo, c’è una società di uomini che, pur senza una adeguata informazione, non abbia un qualche presentimento dell’esistenza degli dèi?
Dato che la fede negli dèi non è stata imposta né da una qualche autorità, né da una consuetudine né da una legge, ma è fondata sull’unanime consenso di tutti, se ne deve necessariamente dedurre che gli dèi esistono dal momento che ne possediamo il connaturato o, per meglio dire, l’innato concetto. Dato quindi che ciò che il naturale consenso di tutti gli uomini ammette non può non essere vero, siamo costretti a convenire che gli dèi sono una realtà.
Epicuro crede che esistano gli dèi, perché è necessario che esista una natura eccellente, della quale nulla possa essere migliore.
S’ha da resistere alla vecchiezza e da compensare i suoi difetti con le cure; s’ha da aver riguardo della salute, da far moderato esercizio, da usar tanto di cibo e di bevanda, che si ristorino le forze, non le si opprimano.
La superstizione è un’insana paura di Dio.