Mario Bucci – Uomini & Donne
Gli uomini sono disposti a tutto pur di non sentirsi soli, anche a compiere gesti spregevoli come concepire un figlio.
Gli uomini sono disposti a tutto pur di non sentirsi soli, anche a compiere gesti spregevoli come concepire un figlio.
Spesso si è costruttori di “dolore inutile” per sentirsi vivi… ma si tende a ignorare quello vero… che “scuoia” l’anima ma la rende così limpida da abbagliare…
Oggi mi sento completamente privo di emozioni… ma questa vacuità l’avverto come un chiodo, fissato, nel petto… come se la mia anima fosse un quadro appeso “obliquamente”, coperto da un telo nero, affinché nessuno possa vederlo.
Il dolore è come un amico austero, ma fedele… una volta giunto dentro te… non ti abbandona mai del tutto.
Perché temere tanto ciò che è definibile come dolore? Non si teme l’acutezza dello stesso… ma la durata.
In ogni lacrima c’è un piccolo frammento del proprio mondo sgretolato…
Con una benda sugli occhi e con delle piume nelle orecchie, suono al pianoforte una melodia immaginaria di cui solo io conosco le note…
Codardo: ambisco a essere poesia, ma mi ritrovo consapevole filastrocca.
Non esiste la totale assenza di sensazioni. L’indifferenza stessa è comunque una sensazione.
A volte la rabbia è come un dardo avvelenato che trafigge il cuore e contamina ogni senso. Finito l’effetto, i postumi sono rappresentati dalla tristezza o dall’indifferenza. In un modo o nell’altro, l’uomo sarà sempre pronto a rialzarsi.
Alcune ferite mantengono vivi dei ricordi. Non c’è nulla ci spaventa più del “dimenticare”. Siamo portati spesso a gettare sale su ferite in procinto di chiudersi.
Mai dolore fu così grande da aver il desiderio di chiudere gli occhi per sempre. Il dolore è un amico austero ma leale, verso il quale bisogna avere un grande rispetto.
Una forte e inaspettata delusione è comparabile a un improvvisa sensazione di aumento di forza di gravità…
La sensibilità è come un fiume… più ci sarà pioggia di sensazioni, più il fiume straboccherà nelle lacrime…
La stanchezza più sfiancante è quella della mente. Chiude le porte alla comprensione, al perdono e alla fiducia, ma soprattutto al sentimento.
La malinconia non è mai “densa”. Dolce, ha la capacità di cullarti… come una madre farebbe con il proprio figlio. Quando va via, lascia sempre il tutto con una carezza… ciò che sentiremo sarà la mancanza della nostalgia stessa…
La carezza della notte allieta i miei pensieri, scombussolando per un istante l’orologio biologico della mia mente. Avverto il suo profumo… culla il mio spirito, donandomi tonalità variopinte nel grigio della mia anima…