Michelangelo Da Pisa – Comportamento
Quando doni le chiavi della tua vita credono di poterci entrare e uscire a loro piacimento. E lo fanno. Finché non decidi di cambiare la serratura.
Quando doni le chiavi della tua vita credono di poterci entrare e uscire a loro piacimento. E lo fanno. Finché non decidi di cambiare la serratura.
Non lasciarle nude alla mercé dell’oblio, vestile di gesti. Abbi l’imprudente coraggio delle tue parole.
Alla fine, dopo aver combattuto a lungo, ti arrendi. Non perché prossimo alla sconfitta, non perché privo di forze, né per tatticismo. Semplicemente perché dimentichi per cosa stavi lottando.
La provocazione è un’azione che tende la mano a una reazione.
Parla solo se hai concetti da comunicare, corri solo se hai una meta da raggiungere, ama solo se hai un futuro da impegnare.
La lontananza è una questione di ciechi chilometri. O di sordi silenzi.
Ho smesso di fidarmi, confidarmi, affidarmi, sfidarmi. Ho riposto le armi e iniziato ad amarmi.
Non sprecare energie emotive nel colorare un sentimento con chi è daltonico nell’animo.
La lingua pecca di reticenza mentre lo sguardo confessa senza opporre resistenza.
Affila il tuo sapere per recidere gli abusi del potere.
Esistono “per sempre” che non sopravvivono all’alba, “mai più” a cadenza mensile e “solo un po'” che durano una vita.
Chi evita il silenzio teme il rumore sordo della coscienza.
Sto in disparte, in quarta fila, nella penombra dell’anonimato, a osservare gli altri azzuffarsi sul palcoscenico dell’ostentazione.
La sensualità abita in chi veste aderente le proprie emozioni, non la propria pelle.
Dato che, per evitare il contatto con la mediocrità, non è sufficiente la misantropia, opterò per la licantropia.
Sai cosa mi frega? Il restare immobile al confine tra l’insistere e il desistere.
Osservo il mondo nell’unico modo in cui sono in grado di farlo, con gli occhi erranti di un fanciullo.