Michele Prenna – Musica
La lingua delle stelle per natura ineffabile è il miraggio bello del verso quando vuol farsi canto.
La lingua delle stelle per natura ineffabile è il miraggio bello del verso quando vuol farsi canto.
La scrittura, quando non si ribella, consente di costruire mondi senza tempo, gli unici che non rischiano la fine perché vivranno finché ci saranno lettori.
Chi ci vuole convincere della bellezza del lavoro dovrebbe anche spiegarci perché nella Bibbia ad Adamo viene annunciato come un castigo e perché nei Paradisi di tutte le religioni nessuno lavora.
Potente è la parola. Di questo consapevole non sprecarla!
Ci sono poeti e poetastri come esistono artisti veri e ciarlatani che godono esibendo le loro “vergogne”. Non è un male finché ci sarà quel minimo di spirito critico che permette di capire e/o compatire.
È impossibile essere solo buoni e vivere solo di luce, perché bontà e luminosità esisteranno fintantoché ci saranno male e ombra; diversamente diventa possibile l’impossibile nulla.
Al risveglio ritrovarsi contenti di esistere, prima di chiudere gli occhi desiderare di vedere l’aurora: non capita spesso, ma se avviene è decisamente piacevole.
Morti saremo tutti uguali, perciò sarebbe bello partire alla pari quando nasciamo.
Nei boschi ricordarsi il bastone, nella vita appoggiarsi alla saggezza. E non si cade!
Avere il senso del limite è per l’uomo impossibile ed è ciò che lo perderà alla fine.
Chi troppo preso di sé non si cura degli altri non deve lamentarsi se viene contraccambiato, ma può consolarsi della sua invisibilità perché, nel tempo in cui tutti vogliono apparire, riesce a distinguersi scomparendo dalla chiacchiera del mondo.
L’attenzione e il rispetto verso il bello ci colmano il cuore di una luce così sfolgorante che tutte le ombre si dileguano.
È più scandaloso degli scandali chi ad ogni passo li addita e ci campa sopra.
L’arte nasce immortale perché viene dal passato, si nutre del presente e anticipa l’avvenire. Si potrebbe anche dire che la vera arte, come il divino, viene esaltata e non consumata dal tempo.
La depressione è un buco nero dove sprofondare con la solitudine. Facile e fin troppo rapida la discesa, faticosa la risalita senza qualcuno che aiuti a tirarsi su con la giusta corda.
La scrittura una volta sbloccata esce dal pozzo dell’es ed è cura d’anima, il condividerla e come è il passo successivo. C’è chi s’arresta sulla soglia ed è un peccato!
Gli occhi a volte dicono più di tante parole troppo spesso vuote.