Roberto Giusti – Tristezza
Leccherò le tue lacrime, assorbirò il tuo dolore e gli donerò un po’ d’amore, cancellando per sempre le ferite del tempo.
Leccherò le tue lacrime, assorbirò il tuo dolore e gli donerò un po’ d’amore, cancellando per sempre le ferite del tempo.
Per quanto valide siano le motivazioni… ogni fine lascia sempre quella sensazione di amaro in bocca…
Rubiamo attimi sperando siano eterni.Leghiamo il ricordo della persona amata.Viviamo di vecchie intense emozioni.Ma soffriamo ancora di triste solitudine.
A tear is silent just on the face.Una lacrima, è silenziosa solo sul viso.
Il dolore è vera bellezza: la maschera, la sua essenza ai ciechi occhi degli altri.
Sapete… a volte mi sento come un faro bruciato nella notte.
Il Pianto… è da sempre il principale sfogo dell’Anima…
Se dovessi perderti… nell’amara solitudine potrei morire di dolore.
Sono un fragile vagabondo che ammirando l’infinito cielo… va cercandoti.Il mio cuore è lassù fra le stelle e sono lacrime quaggiù… sulla mia pelle.
Io, non so perché sto vivendo ma so, il motivo per cui sto morendo…
Certo pare indescrivibile follia, affondare un coltello nel cuore ma… non è forse meglio che ricordare ancora, il tuo ultimo amore?È in gioco, la sofferenza di pochi attimi contro quella d’una vita…Ora scegli!
Dunque sarà la pioggia che dipingerà lacrime in cielo e bagnerà la mia nuda anima, sfiorata dal vento della sofferenza… In attesa d’un nuovo raggio di sole che illumini, il mio tenebroso e provato viso.
Anche se, indubbiamente abbiamo gli occhi per vedere…a volte, ci fingiamo ciechi difronte a talune situazioni.La realtà ferisce l’anima, e non siamo mai disposti ad accettarla del tutto…
Tormento. Dannazione. Dolore. Disperazione… è tutto un lento degrado che parte dalla mente, attraversa il cuore e sfocia nel viso… con lacrime intrise di sangue.
Quanto vorrei che i ricordi non diventassero tormenti… e che i tormenti non diventassero dei ricordi…
Si vive d’amore eppur… si muore spesso di solitudine.
E nel silenzio, la parola è morta… ma una voce, grida e rimbomba nella mente… il tormento dell’anima.