Roberto Inicorbaf – Vita
La vita è un ciclo di disgrazie e tristezze, solo pochi attimi sono di felicità ed è giusto così, altrimenti non avrebbe senso l’esistenza del paradiso.
La vita è un ciclo di disgrazie e tristezze, solo pochi attimi sono di felicità ed è giusto così, altrimenti non avrebbe senso l’esistenza del paradiso.
Le donne sono come il calcio anche se ami una sola squadra, tutte le partite ti appassionano.
Se non sai far sorridere una donna, come pretendi di poter rubargli il cuore?
Le donne per essere felici non desiderano più il cavaliere azzurro, ma solo di sentirsi dire che hanno 10 anni in meno e che sono dimagrite. Mentre l’uomo per essere felice ha bisogno di una donna che lo faccia sentire il suo principe azzurro. ecco perché l’amore non funziona.
Questa società ha fatto più vinti che vincitori e anche i vincitori sono moralmente vinti.
La vita è una questione di fortuna, eventi e situazioni. L’esserci condiziona la vita sia nel bene che nel male.
La povertà non dovrebbe esistere e non mi riferisco solo a quella materiale.
In Italia la politica è sempre stato il frutto di uno spettacolo i cui soggetti sono tre: il burattino (politico), il burattinaio (potere forte) ed infine il pubblico (noi). Il pubblico paga il biglietto e inizia lo spettacolo. Il burattino ci mette la faccia facendo ciò che gli ordina il burattinaio. Alle volte, quando un burattino inizia a non piacere più al pubblico, lo stesso burattinaio ne crea un altro che va contro il precedente così saprà che avrà sempre un gradimento minimo del 40%, poi un altro ancora e altri, fino a quando si sarà creato un ampio gradimento. Il pubblico paga sempre, e il burattinaio oltre ad arricchirsi si gode lo spettacolo.
Una sera vidi un barbone e dei giovani, quest’ultimi guardavano il barbone con disprezzo, e qui mi chiesi fino a che punto la povertà economica è peggiore rispetto a quella morale!?
Fino a che punto il cielo nero che tu vedi è realmente nero se dall’altra parte del mondo è celeste e splendente.
E poi quando la vidi non riuscii più a parlare, a muovermi, rimasi stupito così come quando finisce l’inverno ed inizia la primavera con la comparsa delle prime rondini, e lei sembrò proprio la prima rondine dell’anno, la guardai con stupore e meraviglia.
Fino a che punto il cielo nero che tu vedi è realmente nero se dall’altra…
E poi quando la vidi non riuscii più a parlare, a muovermi, rimasi stupito così…