Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Abbiamo tutti la presunzione di poter comprendere gli altri, quando invece non siamo nemmeno in grado di capire noi stessi.
Abbiamo tutti la presunzione di poter comprendere gli altri, quando invece non siamo nemmeno in grado di capire noi stessi.
Seppure io ami scrivere, trovo che le parole che s’imprimono sulla carta non possano trasmettere le stesse emozioni che trasmettono quelle che escono “da uno sguardo”.
Ogni vissuto ha una sua verità, una sua “storia vera”, una sua autentica emozione.
Amare la “perfezione” è come amare un favola. Chi non ama le favole?
Odio le persone che affrontano il freddo della realtà senza cercare di scaldarlo con il calore di un sogno.
A volte ci innamoriamo del contorto.
Nessuno è come appare, tutti sono semplicemente quello che sono.
È facile amare “il perfetto”, tutti ne sono capaci. Ma amare è amare solo se sappiamo amare anche “l’imperfetto”.
È l’orgoglio spesso a impedirci di comunicare con il cuore.
Sono in continua contraddizione con me stessa, i miei pensieri sono spesso in conflitto perché cercano la verità. Ma la verità resta ipotetica e mi confonde.
Il cuore ha una “ragione” che la ragione non ha.
A nessuno piace essere smascherato, essere messo con le spalle al muro. Ma il più coraggioso, quello che si vanta di una dignità, riesce sempre a riconoscere il suo “mancato” e umiliarsi con le proprie scuse, sbattendo la testa con il cuore, rialzandosi più “pulito di prima”.
Il perdono è la virtù dei nobili d’animo.
È nel momento in cui ti senti “una merda” che diventi “un diamante”.
Non permettere a nessuno di farti sentire una nullità, perché non è così.
Ci sono persone che portiamo nel cuore anche se vorremmo farne a meno.
Fugge il codardo, il bastardo, il senza palle, il bugiardo. Gli altri restano e vivono una vita normale.