Silvio Berlusconi – Politica
Combatto il comunismo come Churchill combatteva il nazismo.
Combatto il comunismo come Churchill combatteva il nazismo.
Mi sta venendo un complesso di superiorità tanto che dico: “Meno male che ci sono io”. Non so un altro che cosa avrebbe fatto. Nessuno avrebbe potuto fare meglio di quello che abbiamo fatto noi.
Sono condannato a continuare e ad andare avanti anche per un fatto di orgoglio e storia personale. La metà del Paese mi detesta, l’altra metà mi sostiene e forse mi ama.
Siamo sicuri che, se l’Ulivo vince, il 21 aprile avremo ancora la possibilità di elezioni veramente libere? Io non rispondo, fatevi voi questa domanda.
Prodi è la protesi di D’Alema.
Par condicio? Solo a sentir parlare di queste cose mi viene l’orticaria.
Quando mi arrivò la tessera della P2 rimasi offeso perché sopra c’era scritto “apprendista muratore”: ma come, io ero un costruttore affermato!
Il conflitto di interessi riguarda quei partiti che in questi decenni hanno approfittato del loro peso per distribuire pensioni.
La relazione tra la mia esperienza di imprenditore e quella di politico risiede in un’unica parola: libertà.
No, non ho parlato di pena di morte con i leader cinesi. D’altra parte bisogna pensare al rapporto col numero degli abitanti. I cinesi sono talmente tanti.
Sono dalla parte dell’America prima di sapere da che parte sta l’America.
Sì è vero, la legge è uguale per tutti, ma per me è più uguale che per gli altri perché mi ha votato la maggioranza degli italiani.
La sinistra agisce a colpi di giustizia.
Noi non siamo qui per governare, per l’ordinaria amministrazione.
L’unico conflitto di interessi, in Italia, è quello della sinistra con la verità.
Bossi è un Giuda, traditore, ladro con scasso di voti, ricettatore, truffatore, doppia, tripla, quadrupla personalità. Un pataccaro.
Mi sono accorto che l’Italia era poco considerata. Ho telefonato ai leader degli altri paesi e gli ho detto: se fate così non contate più sull’Italia! L’atmosfera da quel momento cambiò.