Søren Aabye Kierkegaard – Uomini & Donne
A ogni donna corrisponde un seduttore. La sua felicità sta nell’incontrarlo.
A ogni donna corrisponde un seduttore. La sua felicità sta nell’incontrarlo.
Niente porta con sé tanta seduzione e tanta maledizione quanto un segreto.
La fede si può definire un’illogica fiducia nel verificarsi dell’improbabile.
La speranza è un seccatore indiscreto di cui non ci si può liberare, è un amico attaccabrighe che ha sempre la ragione dalla sua parte, è un astuto traditore più perseverante perfino dell’onestà.
Non sempre si può giudicare l’intensità del dolore dalle grida.
Sognare è la suprema genialità.
Cos’è la giovinezza? Un sogno. Cos’è l’amore? Il contenuto del sogno.
L’angoscia è la vertigine della libertà.
L’uomo non fa quasi mai uso delle libertà che ha, come per esempio della libertà di pensiero; pretende invece come compenso la libertà di parola.
Gli uomini hanno il dono della parola non per nascondere i pensieri ma per nascondere il fatto che non li hanno.
La realizzazione dell’attesa è una freccia che oltrepassa il bersaglio.
Ci vuole più coraggio per dimenticare che per ricordare.
L’esperienza più dolorosa per un uomo è ricordare il futuro, specialmente il futuro che non si potrà mai avere.
La fede è la più alta passione di un uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre.
Giustamente gli antichi dicevano che pregare è respirare. Qui si vede quanto sia sciocco parlare di un “perché”. Perché io respiro? Perché altrimenti morirei. Così con la preghiera.
Con l’espressione “dimostrare l’esistenza di Dio” si intende dimostrare che l’ignoto che esiste è Dio.
Come la freccia dell’arciere addestrato, quando si allontana dalla corda dell’arco non si da riposo prima di arrivare al bersaglio, così l’uomo è creato da Dio avendo come obiettivo di Dio, e non riesce a trovare riposo se non in Dio.