Spinoza – Società
C’è un ebreo ad Amsterdam che è stato espulso dagli altri ebrei poiché non riconosce alcun altro maestro a parte la luce.
C’è un ebreo ad Amsterdam che è stato espulso dagli altri ebrei poiché non riconosce alcun altro maestro a parte la luce.
Sarà più sicura e salda e meno sottoposta alla fortuna quella società che è fondata e governata da uomini saggi ed attenti. Viceversa quella che è costituita da uomini rozzi ed incapaci dipende in massima parte dalla fortuna ed è meno salda.
Il credo di ognuno va ritenuto santo o empio solo in ragione dell’obbedienza o della riottosità e non in ragione della verità o della falsità.
In realtà in Italia non c’è la censura. È che ci piace parlare d’altro.
Io non attribuisco alla natura né bellezza né bruttezza, né ordine né confusione, giacché le cose non si possono dire belle o brutte, ordinate o confuse, se non relativamente alla nostra immaginazione.
Se riguardo alla natura umana le cose fossero disposte in modo tale che gli uomini desiderassero soprattutto ciò che è particolarmente utile, non vi sarebbe bisogno di artificio alcuno per ottenere concordia e lealtà.
L’uomo non si può dire libero per il fatto che possa non esistere o per il fatto che possa non fare uso della ragione, ma solo in quanto ha potestà di esistere e di agire secondo le leggi della natura umana.
È certamente stolto pretendere da altri ciò che nessuno può ottenere da se stesso, di essere attento, appunto, più agli altri che a sé, di non essere avaro, né invidioso, né ambizioso ecc., soprattutto per chi sia ogni giorno esposto alle fortissime spinte di tutte le passioni.