Carl William Brown – Tempi Moderni
Per diffondere l’uguaglianza, le leggi non bastano, ci vuole giustizia.
Per diffondere l’uguaglianza, le leggi non bastano, ci vuole giustizia.
La pubblicità unisce sempre l’inutile al dilettevole.
Il dubbio, mi sembra, è la condizione principale dell’essere umano nel ventesimo secolo.
La città moderna è la struttura sociale più vulnerabile mai concepita dall’uomo.
La fretta e la superficialità sono le malattie psichiche del ventesimo secolo, e più di ogni altro posto si riflettono nella stampa.
Noi siamo tutti malati: ma persino una malattia universale implica un’idea di guarigione.
Anche se la droga rovina il cervello, vi sono molti cantanti, molti artisti e forse anche molti politici e uomini di grido che la usano, ma già questi personaggi non hanno bisogno di molto cervello.
Se i tempi non chiedono la tua parte migliore, inventa altri tempi.
Il calcio per me deve far sognare: non solo competizione agonistica ma soprattutto altruismo e fantasia, metafore della vita.
La vera invenzione è quella che viene da tutti riconosciuta ed adottata, le altre sono solo dimostrazioni d’ingegno.
Per acquistare un crescente e duraturo rispetto in società, è una buona cosa, se possiedi un grande talento, di dare, presto nella tua giovinezza, un bel calcio al garretto destro della società che ami. Dopo questo, sii uno snob.
La durevole perseveranza preserva dal pericolo di sprofondare nelle comodità che spesso sono insidiose come le sabbie mobili, ove si affonda senza nemmeno accorgersene.
Le superpotenze si comportano da gangster ed i paesi piccoli da prostitute.
Gli uomini e le nazioni si comportano saggiamente solo dopo aver esaurito ogni altra alternativa.
Il passato è un uovo rotto, il futuro è un uovo da covare.
La psicanalisi è un mito tenuto vivo dall’industria dei divani.
Se mi siedo in un parco a riflettere tutti mi guardano pensando “che perditempo”. Per questo giro in bicicletta.