Tiberio Claudio Nerone – Morte
Quale artista muore con me!
Quale artista muore con me!
Nei cimiteri, per quanti fiori ci siano, non è mai primavera.
Alla morte pensaci, per non temerla mai.
Non voglio raggiungere l’immortalità attraverso le mie opere; voglio raggiungerla vivendo per sempre. Non mi interessa vivere nel cuore degli americani; preferisco vivere nel mio appartamento.
Ero convinto che il tuo hotel di New York fosse il Chelsea, nella ventitreesima, e non il St. Moritz. Il Chelsea è stato costruito nel 1833, lo so perché molte stars ci hanno passato le ultime ore della loro vita. Sid, il vizioso dei Sex pistols, lì dentro ci ha accoltellato la sua ragazza Nancy. Come minimo questo fatto è – veramente – eccentrico. Io e il mio compagno Joe andiamo ogni tanto a ‘verificare’ il Chelsea, ma poi è sempre una delusione e non ci uccide mai nessuno. Così finisce che andiamo al YMCA.
Non piangerò più, ricorderò la tua vitalità, sarà il mio segreto di successo nella vita.
La morte è il più grosso sentimento di delusione che la vita in un secondo regala ai vivi.