Adriano Calì – Tristezza
Se non ti aspetti cose belle dalla vita, poi se non arrivano fanno meno male…
Se non ti aspetti cose belle dalla vita, poi se non arrivano fanno meno male…
Il dolore che per tanto tempo hai accantonato prima o poi si farà sentire… Farà cambiare le tue opinioni, i tuoi pensieri, le tue azioni, farà semplicemente cambiare te.Guarderai il mondo con occhi diversi, e ti chiederai se era meglio prima che non riuscivi a vedere il male e l’ambiguità nelle persone, o adesso, che hai occhi così grandi che non vedi più il rosa, ma ti accorgi relamente il mondo com’è!
Questo momento è follia,il mio pensiero non si addicea tutto ciò che c’è statoIl mio pensiero è folle,lo sento piangere,lo sento alcune notti ripetere follemente il suo nome,lo sento cercarla tra la folla,lo sento battere…Il mio cuore e il mio pensiero si sono uniti,vivo in razionali sentimenti,condotti alla follia da un anima che ho perso.
Solo chi non ha mai sofferto ride di chi soffre.
E fuggi la tristezza, perché questa entra nei cuori che sono attaccati alle cose del mondo.
Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime.
Riconosce la propria tristezza colui che è stato felice almeno una volta.
Gesù Cristo mi guarda là dal muro ma la sua faccia è fredda come pietra, e se mi ama come lei dice, perchè mi sento così sola e infelice?
Se l’amore fosse veramente eterno io non soffrirei così tanto…
Un bicchiere di felicità spesso si paga con una botte di tristezza.
A volte è come se niente avesse più un senso, come se la vita ti voltasse le spalle, come se il mondo stesse per crollarti addosso, e allora ti senti incredibilmente solo, ma al pensiero di metter fine a tutto ti prende una gran paura, allora continui a sperare perché sai che almeno la speranza… quella non ti abbandonerà mai.
Chiusi gli occhi e udii il vento e il suono dell’acqua che scorreva dolcemente, velocemente nel fiume. Mi bastò per un momento. Ma sapevo che non sarebbe durato, che questa pace sarebbe volata via come se mi venisse strappata dalle braccia, e io l’avrei inseguita, io, la più disperatamente sola tra tutte le creature di Dio, per riportarla indietro.
È facile parlare di amore alla mia età, dicono, ma allora come lo chiami quel sentimento che sta nelle mie lacrime?
A volte mi rifugio in un mondo che non esiste, e lascio i miei pensieri che vagano senza controllo per strade che io non conosco fino a raggiungere l’anfratto più nascosto del mio cuore, quello in cui ci sei tu, anche se non sai di esserci…
È tanto brutto essere ignorati quanto è difficile farlo…
Tutta la tristezza e la solitudine che uno porta dentro prima o poi uscirà fuori… tra l’indifferenza delle persone che ci circondano… rendendolo ancora più solo…
L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione “sine qua non” di piccole e intermittenti felicità.