Claudio Visconti De Padua – Tristezza
Le delusioni sono come veleno: suscitano sofferenza, contaminano l’anima, indeboliscono lo spirito. Ma se riusciamo a calibrare il suo effetto a piccole dosi scopriremo i benefici, ci formano e ci guariscono.
Le delusioni sono come veleno: suscitano sofferenza, contaminano l’anima, indeboliscono lo spirito. Ma se riusciamo a calibrare il suo effetto a piccole dosi scopriremo i benefici, ci formano e ci guariscono.
Mi hanno ferito. Mi hanno deluso. Ho pianto, ho sofferto. Ora ricomincio da me. Più forte di prima.
Le delusioni del passato, sono la pesante valigia che portiamo nel nostro viaggio. Vorremmo abbandonarla, perché molto faticosa da trascinare. Ma chi ha vinto la delusione, sa quanta forza dà quella valigia.
Il dolore andrebbe intimamente metabolizzato, non esibito in cerca di compassionevole elemosina.
Che tristezza, se fossimo soli nell’immensità dell’universo.
Io e il vento che soffia sui miei pensieri, ma non li spazza via.
Nessuna aspettativa è uguale a: nessun dolore.
Ti ha dato contro il mondo. Ti sei sentito messo all’angolo e giudicato. Ti hanno distrutto e deluso, ma ti sei mai domandato perché? Hai mai provato a guardare oltre a quello che dicevano, ai loro diti puntati su di te? Beh Provaci, perché ti assicuro che in loro vedrai poche cose vere e molte costruite.
Guai a chi non sa piangere. Il pianto è il migliore disinfettante dell’anima.
È come un verme solitario, il dolore. Ti entra dentro senza accorgertene, ti strappa via fino all’ultimo pezzo di anima. E non lascia più niente. E diventi invisibile, per te stesso, per gli altri. Rimani da solo con lui. Rimani da solo.
Qui ogni ricordo è legato ad un emozione, di gioia rabbia e passione; ma l’indifferenza delle persone a me care mi distrugge, ho provato a fare passi verso di loro ma puntualmente sono stata allontanata, andrò via pian piano senza far rumore, nessuno se ne accorgerà sono certa di aver lasciato un segno indelebile, ma il mio tempo qui sta per giungere al capolinea.
Lascerai dietro te chi ti ha ferito e fatto male, ma non ti dimenticherai di loro. Lascerai passare il tempo, perché le ferite si rimarginino, ma le cicatrici le porterai con te per sempre. Saranno proprio quelle cicatrici a cambiarti e a farti vedere le cose sotto varie forme, diverse da come le vedevi prima. Saranno proprio quelle cicatrici a renderti diffidente da chi nel cammino da oggi incontrerai.
È nei giorni di pioggia che ogni mancanza si fa sentire. La mancanza di un ombrello, la mancanza della forza e della voglia di affrontare la giornata, la mancanza di vestiti impermeabili, la mancanza di qualcuno. Perché ad ogni singolo uomo, donna, bambino manca qualcuno. A tutti, non si salva nessuno. Ed io, nei giorni come questi, di pioggia, ci penso con malinconia.
Piangono le persone vere, quelle che hanno il cuore colmo di emozioni. Piangono i sensibili, quelli che hanno l’animo pieno di ferite. Piangono le persone semplici quelle che hanno percorso il loro cammino sulla strada dell’umiltà. Piangono anche le persone false e ipocrite, solo per raggiungere il loro sporco scopo.
Avevo trovato amore nei tuoi occhi, pace fra le tue braccia, coraggio nei tuoi sorrisi. Ora senza te, sembra così tutto lontano da quella parola da quel periodo da vivere di nome felicità.
Se due solitudini si incontrano, cosa diventano? Il più delle volte la maggioranza delle persone, è troppo presa dai loro piccoli problemi, per accorgersi delle grandi solitudini. Tutto questo fino a quando il grande, sarà al di fuori delle cose e delle persone, anziché dentro.
Il dolore più grande è saperlo nascondere dietro un sorriso.