Lucia Quarta – Tristezza
Vero è proprio così a volte ci si rimane delusi, quando si ripone la fiducia in una persona, scoprendo poi che non è tale come pensavi di essere.
Vero è proprio così a volte ci si rimane delusi, quando si ripone la fiducia in una persona, scoprendo poi che non è tale come pensavi di essere.
C’era sempre troppo “Io”, tanto “Poi” e poco “Noi”.
Fa pena chi ama e non è riamato. Soprattutto quando se ne rende conto e sceglie di non amare più neppure chi vivrebbe solo del suo amore.
Non è vero che la solitudine è una scelta, la solitudine è una prigione in cui ci si rinchiude per paura della sofferenza.
Quando siamo solo un involucro “apparente” che ricopre la persona fallita che realmente siamo, diventiamo automaticamente lo specchio delle colpe, delle ingiurie e della cattiveria che scagliamo contro gli altri solo per sentirci migliori.
Amico mio, il dolore non lo puoi evitare, rimuovere… lo puoi sopportare e attraverso quella sopportazione, capirai la tua forza o la tua debolezza. Sembra strano, assurdo ma… il dolore dà valore alla tua vita e un giorno sarà solo un ricordo e in quel ricordo, tu sarai cresciuto, ti sarai evoluto e chiamerai tutto ciò “esperienza”
Oggi la mia anima fluttua, è mossa da venti di nostalgia, da soffi di speranza, da mete non raggiunte, da decisioni rimandate, da indelebili dolori, oggi sono la quercia senza foglie sbattuta dalla tramontana le cui radici benché imperiose fanno fatica a reggere il peso, il peso del destino!
Com’è triste vedere persone voler essere le migliori invece sono la peggior razza, com’è deprimente cogliere l’invidia nei gesti insulsi di chi cerca di ferirti ma ti fa solo il solletico, com’è ridicola l’esistenza di chi pensa di essere un gradino sopra a tutti invece è caduta da un bel pezzo dallo scalino più basso, la cosa peggiore è che di tutto questo non si rendono conto e l’unica cosa che riesco a provare nei loro confronti è una pena infinita.
Pretendiamo sempre che sia sempre l’altro a fare il primo passo, a chiedere scusa, a venirci incontro, ma dimentichiamo che anche noi siamo “l’altro” per chi abbiamo accanto.
Nel dolore ho riscoperto me, quella parte che, nella più totale debolezza, ha saputo tirare fuori una forza mostruosa.Un salvare “me stessa” dalle macerie di un “terremoto” che aveva seppellito ogni emozione, quelle che oggi porto solo come ricordo nel mio grande cuore.L’immensità di ciò che ho vissuto e che mi ha travolto, mi ha fatto capire, ancora una volta, quanto larghe siano le mie spalle, e quanto grande sia il mio più totale essere.
Forse la vera resa non è quella con le braccia alzate davanti a qualcuno, ma quella con le braccia distese lungo il corpo e la testa piegata davanti al nulla.
Certi giorni cominciano così, con lo sguardo al passato, a quelle parole non dette, a quel bacio mai dato, a quelle scuse mai fatte. Certi giorni cominciano così, con l’odore del rimpianto.
Che tristezza, vedere tante persone che copiano pensieri e frasi scritte da altri. Che tristezza vedere occhi puntati sul cellulare e non a guardare le persone vicine. Che tristezza vedere una generazione priva di valori e di rispetto.
Credo che ogni problema che tu abbia avuto, tu abbia scelto sempre la via più facile che non sempre è quella giusta. Lasciare una persona senza guardarla negli occhi è una di queste.
Le cose belle svaniscono semplicemente perche non sappiamo afferrarle e stringerle.
Vorrei poter non chiudere mai gli occhi per non avere il costante timore di riaprirli e non trovarvi più qui al mio fianco.
Non cerchiamo la “luce” intorno a noi, quando dentro di noi abbiamo solo “buio”.