Luca Fiorani – Tristezza
Tutto è ridicolo, eppure non c’è niente da ridere.
Tutto è ridicolo, eppure non c’è niente da ridere.
Lo stanno amando in troppi e lui si sente solo.
Abbiamo sofferto e pianto insieme, ma le lacrime vere erano soltanto le mie.
La felicità è improbabiletroppe cose devono coincidere.
Dunque sarà la pioggia che dipingerà lacrime in cielo e bagnerà la mia nuda anima, sfiorata dal vento della sofferenza… In attesa d’un nuovo raggio di sole che illumini, il mio tenebroso e provato viso.
Piangi. Per sfogarti, per liberarti del dolore che hai dentro. Per cercare di non fare più tue le sofferenze. Per cercare di essere più leggero. Per non avere sensi di colpa. Per far si che il futuro sia migliore del passato. Piangi. Però una volta fatto scordati delle lacrime passate. Scordati del perché l’hai fatto. Perché una volta tolte non sono più tue.
Ho guardato fuori dalla finestra e non immaginavo quello che potevo scorgere.Ho guardato fuori dalla finestra e un mondo a colori si è presentato ai miei occhiHo guardato fuori dalla finestra, un giardino lussureggiante e una figura fluttuante mi invitava a seguirlaHo guardato fuori dalla finestra e una melodia avvolgeva il paesaggioHo guardato fuori dalla finestra e correndo una immagine mi ha fermatoHo guardato fuori dalla finestra il sole tiepido ha fatto aprire i petali dei fioriHo guardato fuori dalla finestra e una grande aquila si è posata invitandomiHo guardato fuori dalla finestra e sono volato via nell’immenso azzurro.Ho guardato fuori dalla finestra e il traffico e la gente mi ha riportato alla realtà.
E quando sparirò componiti le domande di perché lo fatto e risponditi da sola perché non ci sarà più nessuno a darti spiegazione.
In ogni lacrima c’è un piccolo frammento del proprio mondo sgretolato…
Ed è quello il momento più brutto quando ti rendi conto che in realtà non sai niente di lui…
Sono vuota. Non ho senso.
Per una volta, per una sola volta avrei voluto dimenticarmi di tutto così ho lasciato sulla sabbia le mie orme: che le cancelli il mare.
Le lacrime che si versano non sono mai inutili, perché sono la piena dimostrazione che ciò che proviamo viene direttamente dalla nostra anima!
Sei il mio grido disperato che si spegne in un baratro d’indifferenza e di bugie.
E come un navigatore solitario…Arriva la sera,la notte,e come un navigatore solitario…la mia unica compagna è la solitudine.La notte trafigge il cuore,questa solitudine, fredda come il ghiaccio arriva fino all’anima e rende tutto inerme.Le fiamme di un fuoco che di giorno bruciano,nella notte diventano fuoco freddo che non possono scaldarmi il cuore.Attendo i sogni,sperando che riescano a vivere e la speranza che si avverino,che scacciano per sempre le notti di solitudine.Non c’è solitudine più grande di quando tu mi sei accanto così lontano,ed io precipito in questa notte,io che non riesco a sognare.Niente di più triste è restare soli per chi è portato ad amare.Le notti diventano eterne, senza fine,ma ogni mattino è una nuova speranza,la felicità di esserci ancora.Ma avrò abbastanza energie per agire, per continuare?
La tristezza… una compagna di viaggio… con destinazione!
L’amore è come una clessidra: scorre verso la fine.