Antonio Curnetta – Tristezza
Se c’e cosa peggiore del dormire in solitudine, è dormire in compagnia di una persona mentre testa e cuore sono con un’altra.
Se c’e cosa peggiore del dormire in solitudine, è dormire in compagnia di una persona mentre testa e cuore sono con un’altra.
Dolore chiama dolore. È l’unico codice che entra a far parte del soliloquio che imbastiamo con noi stessi; il cuore è schizofrenico, si spacca in due tra il male che ci ha causato il nostro grande amore ed il male che perpetuiamo a nostre spese da soli per trovare continuità di senso e parola e sentirci ancora vicini nel paradosso. Il nostro grande amore, quello che ci ha lasciato, ma resterà dentro per sempre, lì sulla soglia della porta delle emozioni più belle, appoggiato allo stipite del desiderio, un piede all’inferno, l’altro in paradiso.
Da bambina mi chiedevo spesso cosa ci fosse al di là del mare mi mettevo alla finestra e per ore ed ore con un occhio chiuso e l’altro aperto osservavo la linea dell’orizzonte cercando di carpire quell’angolino, quella porta che mi portasse oltre. Da adolescente vivevo le mie giornate sulla spiaggia chiudevo gli occhi e sognavo. Sognavo quel confine, sentivo la forza dell’amore che stava lì dietro quella porta ed io non trovavo la chiave. Adesso, osservo ancora il mare lo sguardo si perde oltre l’infinito e so che non c’è niente al di là del mare.
Il dolore più grande e profondo al mondo non è l’aver deluso gli altri ma se stessi.
Oggi è un tempo dove io non trasporto, ma mi sento trascinato! Mi sembra di essere trasportato sulla barca di Caronte nella vaghezza di aneli confutati, destinato a quel posto che fine non ha.
Quando scaviamo nel passato dobbiamo mettere in conto che può spuntare il dolore.
Non sono brava nel gioco, nemmeno in amore, tutto quello che mi resta è vivere nel dolore.
Le nostre anime si amano e lottano per rimanere uniti ma i nostri corpi non si incontreranno mai.
Le delusioni ci portano ad uno stato di freddezza elevato, quasi come se riuscissero a ghiacciare tre quarti del nostro cuore.
Le lacrime si erano confuse con la pioggia, ma il dolore del suo cuore con cosa poteva confondersi?
Sebbene questo non sia saggio, devo continuare a provare, per quella luce che continua a splendere anche nella notte più buia. So che anche se cercassi per tutto l’universo, solo nei suoi occhi potrei trovare me stesso,non importa quanto io ci provi, non riuscirò mai a credere alle menzogne che mi ripeto, questo fuoco non si spegnerà mai, perché solo lei mi ha fatto sentire veramente vivo.
La lacrima era è quella che cade dal cuore di ghiaccio quando si scioglie.
Vorresti piangere, ma ti prego, non farlo, il dolore di tale scena potrebbe sbranare il mio cuore.
Certi giorni senti freddo anche se fuori fa tanto caldo.
Il dolore è un silenzioso amante che vorrei tradire senza sensi di colpa con la felicità.
Ci sono giornate, momenti quando arrivati al incrocio dei nostri percorsi non sappiamo più che strada fare per continuare il nostro cammino,. Ci sono giornate di color scuro, giornate di fuoco, giornate di pensieri, quelle giornate che ti fanno impazzire mentalmente e per un attimo ti fermi e rifiuti di sentire il rumore. È cosi bello il silenzio.
A te che dimostri gelosia, invidia e disprezzo per le persone felici o innamorate. Hai mai provato a pensare quanta sofferenza abbia preceduto quella felicità?