Simona Ruberto – Tristezza
Chissà se sono io a rovinare tutto o è il tutto a rovinare me.
Chissà se sono io a rovinare tutto o è il tutto a rovinare me.
Forse avermi trattato male è servito per rendermi conto della realtà: mi hai tolto le mie illusioni di bambina.
Non ha sesso né colore, non ha età né misura che lo possa quantificare, ma tante sono le sue forme, infinite le espressioni! È come l’amore, nessuno può veramente definire il dolore!
Ancor non premi il soglio,E già nel tuo sembianteSollecito l’orgoglioComincia a comparir.Così tu mi rammenti,Che i fortunati eventiSon più d’ogni sventuraDiffìcili a soffrir.
C’è un momento che accomuna tutto il mondo: il dolore!
Alcuni sostengono che il dolore abbia una qualche funzione pedagogica, io credo che molto spesso ci aiuti a pregare ma ancora più spesso ci spinge a bestemmiare.
Si ha un bel dire e pretendere, il mondo ci lascia molto prima che ce ne andiamo per davvero.
Perché l’hai fatto? Motivi molteplici mordono la mente mediante la quale macinano la morte.
Tanti in questi ultimi giorni mi chiedono come va, come va. Non va. Il mio pensiero e rivolto a te, il mio cuore pensa a te, la mia mente ti ha scolpita nei ricordi di quella sera. Ogni cellula ti desidera ti cerca ti vuole, come linfa vitale che ha smesso di scorrere dentro me appena mi hai salutato. Non vivo più da allora il calore del corpo che ti ha scaldato mi ha abbandonato, il profumo che hai lasciato sulla mia pelle piano piano sta svanendo. È una lenta agonia e un lento morire dentro quando tu non ci sei.
Una volta avevo un cuore. Me lo ricordo bene, fu prima che me lo strappassero dal petto per camminarci sù. Non è stato tanto tempo fà, ma il dolore è cosi grande che sembra io lo sopporti già da un eternità.
Se tutto ti va male ed hai toccato il fondo, puoi soltanto risalire la china. Però, se ti trovi in alto mare, puoi ancora affondare.
Vi sono lacrime lacrime che non riescono a placare il dolore inflitto da chi amiamo!
I miei dolori non li ho mai delusi. A volte non è facile liberarsi dal dolore quando il dolore è l’unica via che hai conosciuto fino ad oggi. Ti rende quasi più sicuro perché conosci tutte le sue strade e sai come affrontarlo, sfidarlo, vincerlo e abbandonarlo per riprenderlo con te nel viaggio.
E poi ci sono quei momenti che vorresti gridare e dire basta quei momenti in cui neanche l’arcobaleno ti sembra più a colori!
Il dolore: una medicina cattiva che aiuta a stare meglio.
Ormai è sempre più raro che le mie labbra si incurvino formando un sorriso, perché sorride quando invece siamo tristi? Perché fingere?. Le persone mi dicono “Dai sorridi che la vita è bella” o “Che c’è ti ha lasciato il fidanzato?”. Ma perché non vi fate un po’ i cazzi vostri vorrei rispondere, se guardaste il mondo con i miei occhi, neanche voi sorridereste più perché in un mondo come il nostro i sorrisi sono stati uccisi da questo schifo di società. Sorridete quando la gente muore? Quando i bambini vengono maltrattati? O quando le donne vengono violentate? Io no!
Il pianto è l’espressione del dolore più cruda, il sorriso invece è l’espressione dell’amore più soave!