Valeriu Butulescu – Poesia
La poesia nacque la notte in cui l’uomo contemplava la luna pur consapevole che non era commestibile.
La poesia nacque la notte in cui l’uomo contemplava la luna pur consapevole che non era commestibile.
I poeti sognano amore impossibili. Gli amanti vivono nei sogni dei poeti.
Era un giugno luminoso che compare rigoglioso, nell’orto del mio ostello, il garofano.
Ci sono molti più applausi per chi recita poesie a memoria che per chi ha scritto quelle parole.
Arrivando a un sano equilibrio tra sfogo personale e comunicazione, il vero poeta scrive perché ha qualcosa da dire. E vuole farlo a modo suo.
Esistono uomini che racchiudono nel proprio cuore dei semi che germogliano appena una carezza, uno sguardo, una goccia di pioggia sfiora le pagine dei loro pensieri. Essi camminano sospesi a mezz’aria perché hanno occhi che guardano oltre la fitta montagna delle apparenze. Se li incontri li riconosci dai loro sorrisi schivi, dalle mani che frugano nelle tasche in cerca di parole giuste, mai dette troppo in fretta ma sempre molto ponderate. Quegli uomini sono alberi con le radici spesse che quando il vento spira forte sanno aggrapparsi ai propri sogni. Sono coloro che quando il cuore brucia per aver amato tanto, sono certi di aver donato un buon esempio da imitare. E se un giorno li incontrerai nel sentiero dell’esistenza, tu non chiamarli con nessun nome, sorridi solo nel tuo tacere, perché è l’unico linguaggio con cui i poeti sanno parlare.
Il bello della poesia è che se ti trova smarrita, ti afferra e ti porta indietro. Se una mattina non vuoi parlare, ti convince e giù fiumi di parole. Se ti senti senza coraggio ti fa imbracciare nuove battaglie. A volte ti improvvisa principessa, o una farfalla leggiadra e poi che dire di quando ti senti sola e ti avvolge come una forza che ti stupisce ogni volta. Finché hai il dono della scrittura hai una certezza, ritroverai sempre un sentiero per arrivare alla parte più importante di te.