Domenica Borghese – Verità e Menzogna
– Mi chiede: “Tutto a posto?”.- Io dico: “Era tutto in ordine, ho dovuto far disordine!”.
– Mi chiede: “Tutto a posto?”.- Io dico: “Era tutto in ordine, ho dovuto far disordine!”.
La verità è la sorella scema della menzogna.
La verità è luce. E se detta da un anima pura parla sempre da sola.
Voi sbagliate! Siamo molto superficiali, io e voi. Non andiamo ben addentro allo scherzo, che è più profondo e radicale, cari miei. E consiste in questo: che l’essere agisce necessariamente per forme, che sono le apparenze che esso si crea, e a cui noi diamo valore di realtà. Un valore che cangia, naturalmente, secondo l’essere che in quella forma e in quell’atto ci appare. E ci deve sembrare per forza che gli altri hanno sbagliato; che una data forma, un dato atto non è questo e non è così. Ma inevitabilmente, poco dopo, se ci spostiamo d’un punto, ci accorgiamo che abbiamo sbagliato anche noi, e che non è questo e non è così; sicché alla fine siamo costretti a riconoscere che non sarà mai né questo né così in nessun modo stabile e sicuro; ma ora in un modo ora in un altro, che tutti a un certo punto ci parranno sbagliati, o tutti veri, che è lo stesso; perché una realtà non ci fu data e non c’è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile. La facoltà d’illuderci che la realtà d’oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall’altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà d’oggi è destinata a scoprircisi illusione di domani. E la vita non conclude. Non può concludere. Se domani conclude, è finita.
Come un bambino molto dotato fatica ad andare avanti in una classe di sufficienti, allo stesso modo la società fatica ad accettare e a tenere il passo delle singole menti.
La giustizia dev’essere cieca e non può farsi guidare dalla compassione.
Seduto su di una poltrona blu non ho visto altro che la superficiale strafottenza di essere parole e pensieri su carta contante. Si è persa l’importanza della libertà concettuale di esprimersi e dalle sue ceneri si erge altissima, nera torre, la nobilitante certificazione.
Pensare di possedere già la verità è l’ostacolo maggiore per la conoscenza della verità stessa.
Ci sono persone, che amano talmente tanto le bugie, che non credono nemmeno a se stessi.
La bugia è solo un modo più complicato di dire la verità.
So essere me stesso solo quando fingo.
La maschera al volto, è sempre un corpo estraneo che si riflette confusamente nello specchio dell’anima, in un ingannevole riverbero di menzogna.
La verità è solo una mezza menzogna che l’uomo, per rasserenarsi, racconta a se stesso.
Meglio una persona antipatica, ma vera, che una falsa buonista.
La verità è ciò che vuoi trovare e non ciò che vuoi possedere.
Esistono verità che non hanno bisogno di essere svelate ma solo capite.
La verità nasce dal dubbio. Immaginate su una linea due estremi ed un centro. Il centro è il dubbio e uno dei due estremi è la verità. L’escludere di una verità garantisce l’altra verità. Il pensare quale delle due verità sia quella corretta è il dubbio. Il dubbio è dunque una sorta di negazione delle due verità.