Enrico Coraci – Viaggi e vacanze
È viaggiando che ci si sente liberi.
È viaggiando che ci si sente liberi.
Viaggiare in “solitario” è un’esperienza che: ti può cambiare la prospettiva con cui vedevi la vita, ti può rendere più forte, ti può allineare verso i tuoi obiettivi e ti può liberare dai parassiti che ti tolgono energie.
L’unico modo per liberarti della routine è capire in cosa stai sbagliando, devi allontanarti per un giorno, camminare tanto e visitare nuovi posti.
La Sardegna ti sconvolge, con le sue terre distese, spoglie, come in un talamo, pronta a far l’amore, terra antica, che ti aggredisce alle spalle con la sua dolcezza, l’ospitalità di gente orgogliosa, innamorata delle proprie radici, che riesce a trasmetterti nelle vene questo amore viscerale per una terra che profuma di verginità in ogni angolo. Ma ciò che ti intrappola qui, è la bellezza: che scoppia in ogni granello della sua sabbia finissima, in ogni roccia morbida e levigata come il seno di una donna splendida lungo le sue coste, fianchi frastagliati, irregolari, immacolati che ti cingono in abbracci sensuali con i suoi mari sorridenti. La Sardegna è bellezza, è amore.
Ritira l’ancora, alza le vele, la meta è un insignificante dettaglio. Quel che conta è avere il vento in faccia, sempre. E una scia di speranze alle tue spalle che non avrai il coraggio di ammirare. Buon viaggio.
Da Firenze in giù c’è di tutto e c’è di più. E ci manchi solo tu!
Non abbiamo bisogno di navigare o volare verso mete sconosciute: il nostro paese è il più bello poiché è quello che ricalca la storia dei nostri padri, coinvolgendo così il nostro cuore.
Perché, per andare ovunque, bisogna partire presto.
Le strade sono come ponti: uniscono luoghi lontani. E chi viaggia senza sosta raggiungerà il suo punto d’arrivo.
La vita è un percorso, un viaggio, un continuo cammino verso la conoscenza del proprio io.
Non è partire, è fuggire con la valigia disordinata, un aereo al posto delle scarpe ed i chilometri nella testa.
E conoscerai i tuoi limiti solo quando arriverai alla linea e deciderai se fermarti oppure superarla.
Ci sono viaggi da cui non torni. Sono quelli più importanti. Quelli che ti cambiano. Quelli che dopo non è più uguale. Dopo è diverso. Tu sei diverso. E sono i viaggi che ti racconterai più spesso. Sorridendo oppure no. Ma con gli occhi bagnati d’emozione. Perché, dopo viaggi così, sei migliore. Sei migliore comunque.
Il viaggiatore è il pellegrino della sua anima, vi ricerca templi di ricordi.
Magari il luogo dimenticherà i tuoi passi e così anche te, me, noi e tutti i passeggeri distratti di questo percorso di vita. Ma i viaggi rimasti dentro, no, quelli puoi ripercorrerli un’infinità di volte con la memoria perché i chilometri che hai effettivamente nelle gambe non coincidono mai perfettamente con i tuoi viaggi interiori.
Certe vie di Napoli sono sempre vestite a festa. Che bello!
“Indovina!”.”Cosa?””Andiamo a Cuba dopodomani con un last minute!”.”Ma è fantastico!”, urlai e mi misi a saltellare di gioia.