Maria Calisi – Viaggi e vacanze
Lo sguardo,scruta il paesaggio in corsa.Cerco il particolare,e fisso le immagini di un lembo di vita:un bambino saluta,una donna assorta alla finestra,e un uomo concreto che traffica con se stesso.
Lo sguardo,scruta il paesaggio in corsa.Cerco il particolare,e fisso le immagini di un lembo di vita:un bambino saluta,una donna assorta alla finestra,e un uomo concreto che traffica con se stesso.
Ci sono alcuni viaggi che non possono esser definiti Viaggi. Non dipende dal luogo in cui ci si reca. Se non si è liberi da certi pensieri è come se rimanessimo ancorati al nostro punto di partenza: ogni cosa viene vista con gli stessi occhi e tutto appare uguale, come se non si fosse mai partiti.
Viaggi per i sentieri infiniti del mondo con occhi increduli innanzi a ciò che di più grande non credevano di poter vedere. Un battito di cuore si incolla ad ogni passo lasciato sul terreno e il ricordo del tuo viaggio brillerà ad ogni successivo palpito.
Il tuo corpo è un’invitante autostrada.Mi son fatto il Telepass, è più comodo.
Il viaggio del poetaPoetare diventa un percorso interiore dell’anima alla ricerca della Verità relativa e trascendentale. Ogni poesia diventa un viaggio che permette di percepirne un aspetto. Il poeta, nel suo surreale cammino, va oltre i rumori e le immagini dell’Apparenza e annaspa nei meandri dell’essenza del suo Essere e tenta ogni volta di percepire quella luce che gli permette di contemplare, annullando se stesso, ciò che ci trascende.
I pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata.
Voglio solo un’auto e sogni e carta e penna con cui scrivere… Di forza ne ho abbastanza per respingere chi non mi pensa e tradirlo con la mia distanza…
Viaggiare? Per viaggiare basta esistere.
Non so cosa si possa dire di un giorno in cui si sono visti 4 tramonti bellissimi.
Reggio Calabria è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possano trovare sulla terra.
Milano è un enorme conglomerato di eremiti.
Quando il cerchio è chiuso e la via d’uscita non esiste più, tutti i viaggi portano sempre ad una sola cosa: il punto di partenza.
“Ciò che è fuori è anche dentro; e ciò che non è dentro non è da nessuna parte”.”Per questo viaggiare non serve. Se uno non ha niente dentro, non troverà mai niente fuori. È inutile andare a cercare nel mondo quel che non si riesce a trovare dentro di sé”.Mi sentii colpito. Aveva ragione.
Detesto profondamente gli “italiani” che all’estero, mi fanno provare vergogna di esserlo!
Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
Tra il dire e il fare me ne vado al mare.
Passa dalla Puglia, passa a miglior vita.