Victor Hugo – Uomini & Donne
“Mi senti? Ti amo!” Gridò ancora. “Quale amore!” Disse la sventurata rabbrividendo. Lui rispose: “l’amore di un dannato.”
“Mi senti? Ti amo!” Gridò ancora. “Quale amore!” Disse la sventurata rabbrividendo. Lui rispose: “l’amore di un dannato.”
Siamo fatte di sogni, ma anche di sostanza. Siamo fatte di emozioni, ma anche di sensazioni. Siamo anima e cuore ma anche testa e ragione. Siamo donne fragili ma anche forti e coraggiose. Siamo la pace se amate, l’inferno se ferite. Siamo donne a voi decidere se siamo tanto o siamo niente! Noi quello che siamo lo sappiamo già.
La donna non è troia e non è santa. Solo, quando inizia a pesarle un po’ l’aureola, la sostiene per qualche tempo con le corna.
Gli uomini sono come i boomerang. Tornano sempre.
Le donne sono amanti per gli uomini giovani, compagne per la mezza età, infermiere per i vecchi.
I difetti di una moglie devono essere corretti o sopportati: chi riesce a correggerli rende la moglie più sopportabile, chi li sopporta rende migliore se stesso.
La donna è analitica, non sintetica. Ha forse mai fatto dell’architettura in tutti questi secoli? Le dica di costruirmi una capanna, non dico un tempio. Non lo può (…) Naturalmente essa non deve essere schiava, ma se io le concedessi il diritto elettorale mi si deriderebbe.