Vincent Van Gogh – Stati d’Animo
Nella mia febbre cerebrale o follia, non so come chiamarla, i miei pensieri hanno navigato molti mari.
Nella mia febbre cerebrale o follia, non so come chiamarla, i miei pensieri hanno navigato molti mari.
Era di una bellezza crudele che al sol guardarla mi strappò il cuore dal petto senza toccare l’armatura.
Ci sono dei momenti in cui non ho voglia di parlare. In quei momenti solo chi ti conosce veramente e ti vuole bene sa capire cosa hai che non va. In quei momenti la solitudine è sacra.
Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perché non saranno con te per sempre. Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal basso in soggezione, perché quella piccola persona presto crescerà e lascerà il tuo fianco. Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona che ti sta a fianco, perché è l’unico tesoro che puoi dare con il cuore e non costa nulla. Ricordati di dire “vi amo” ai tuoi cari, ma soprattutto pensalo. Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo dell’anima. Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti, perché un giorno quella persona non sarà più lì. Dedica tempo all’amore, dedica tempo alla conversazione, e dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.E ricorda sempre: la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro…
Era lì seduto e pensava. Pensava che erano i suoi ultimi pensieri. E a chi poteva o doveva dedicarli. Sentiva la sua faccia e il vento e la terra. Sorrise. Uno sbuffo dalle sue labbra spazzò via un minuscolo insetto dalle catene… ecco, le catene gli facevano paura. Qualche lacrima, per prendere un po’ di tempo? Si buttò come fosse stato, all’improvviso, spintonato. Fine.
Ci sono considerazioni che non portano da nessuna parte e che hanno la capacità di impossessarsi dei nostri pensieri, mentre sarebbe meglio concentrarsi sulle cose preziose che abbiamo lasciando evaporare i rimpianti.
Ed ecco arriva la pioggia. Come da bambino attendo la sua quiete, per poter respirare un po’ del suo tenero profumo, che distoglie i miei pensieri e mi eleva sopra tutto l’esistente. L’ascolto e, senza indugio mi richiama a sé nuovamente, con la sua essenza che mi rende libero e vivo, in questa vita ormai buia, senza più odori.