Mario Soldati – Cucina
Il vino è la poesia della terra.
Il vino è la poesia della terra.
Il tè permette che i fastidi del mondo ci sorvolino.
Molto cibo e mal digesto, non fa il corpo sano e lesto.
Prima viene il cibo e poi la morale.
La sola vista di una bistecca ormai mi ripugna, l’odore di una che cuoce mi dà la nausea e l’idea che uno possa allevare delle bestie solo per assassinarle e mangiarsele mi ferisce.
L’umiltà è quella virtù che quando la si ha, si crede di non averla.
A Trastevere io sono Nannarella, quella vera, sboccata e trasandata. Tra gli aromi e i sapori delle trattorie trovo il mio duplice volto, in perenne altalena tra le lacrime inconsolabili e le risate irrefrenabili.
Il tè permette che i fastidi del mondo ci sorvolino.
Molto cibo e mal digesto, non fa il corpo sano e lesto.
Prima viene il cibo e poi la morale.
La sola vista di una bistecca ormai mi ripugna, l’odore di una che cuoce mi dà la nausea e l’idea che uno possa allevare delle bestie solo per assassinarle e mangiarsele mi ferisce.
L’umiltà è quella virtù che quando la si ha, si crede di non averla.
A Trastevere io sono Nannarella, quella vera, sboccata e trasandata. Tra gli aromi e i sapori delle trattorie trovo il mio duplice volto, in perenne altalena tra le lacrime inconsolabili e le risate irrefrenabili.
Il tè permette che i fastidi del mondo ci sorvolino.
Molto cibo e mal digesto, non fa il corpo sano e lesto.
Prima viene il cibo e poi la morale.
La sola vista di una bistecca ormai mi ripugna, l’odore di una che cuoce mi dà la nausea e l’idea che uno possa allevare delle bestie solo per assassinarle e mangiarsele mi ferisce.
L’umiltà è quella virtù che quando la si ha, si crede di non averla.
A Trastevere io sono Nannarella, quella vera, sboccata e trasandata. Tra gli aromi e i sapori delle trattorie trovo il mio duplice volto, in perenne altalena tra le lacrime inconsolabili e le risate irrefrenabili.