Italo Calvino – Guerra & Pace
C’era la guerra, e tutti ne eravamo presi, e ormai sapevo che avrebbe deciso delle nostre vite. Della mia vita; e non sapevo come.
C’era la guerra, e tutti ne eravamo presi, e ormai sapevo che avrebbe deciso delle nostre vite. Della mia vita; e non sapevo come.
Certo, Al Qaeda è una mostruosità velenosa: ma se temo una vipera, non sparo alle jene (colpendo le pecore).
L’ultimo “caso Siria-Stati Uniti” mi fa pensare una sola cosa e cioè che gli americani possiedono moltissime armi con una data di scadenza.
Il posto ideale per vivere è quello dove è più naturale vivere come stranieri.
La fine della guerra è una sconfitta per i pacifisti.
Le ali a volte le userei, per andare lontano su un’isola, è lì che andrei, dove regna il silenzio, dove c’è tanta pace, in un cassetto chiuderei la guerra… mettendolo sotto terra.
Siamo qui vicini ma lontani vittime di rimpianti e di rancori vittime di noi stessi un’attesa frustrante di un qualcosa che ci spinga uniti e divisi non saremo mai liberi. Deponiamo le armi.