Domenico Esposito Mito – Libri
La penna del romanziere e del poeta dovrebbe essere una pala con cui scavare nell’animo e nel cuore della gente.
La penna del romanziere e del poeta dovrebbe essere una pala con cui scavare nell’animo e nel cuore della gente.
Per imparare ad amarlo ho dovuto fare il giro del mondo. E più mi allontanavo da lui, più in realtà mi stavo avvicinando. Il mondo è tondo.
Si devono pur sopportare dei bruchi se si vogliono vedere le farfalle… Dicono siano così belle!
Nei libri che ricordiamo c’è tutta la sostanza di quelli che abbiamo dimenticato.
La mia gola era il letto riarso di un fiume pietroso. Il mio cuore era un macigno pulsante che mi trascinava verso l’abisso della mia eresia. Le mie gambe si piegavano e subito divennero preda della corsa, che mi trascinò via, lontano.
Le cose muoiono: questa è la prima cosa che non puoi cancellare, una volta che l’hai davvero scoperta. Le cose guariscono, le cose ricominciano, le cose tornano. Questa è una cosa bella da tenere in testa, ma non la puoi avere sempre, la speranza fa il gioco del sole nel bosco, sparisce, riappare un attimo, poi di nuovo è ombra e oscuro.
Quel senso perfetto di totalità la commosse nel profondo.