Elena Ferrante – Morte
Subito dopo il suo funerale mi sentii come quando all’improvviso si mette a piovere forte, ti guardi intorno e non trovi un posto dove ripararti.
Subito dopo il suo funerale mi sentii come quando all’improvviso si mette a piovere forte, ti guardi intorno e non trovi un posto dove ripararti.
La morte ha due facce: quella che ti viene incontro sorridendo e ti prende senza dolore e quella che si benda gli occhi, colpisce il bersaglio con violenza e strappa gli steli ancora verdi dai campi in fiore.
Nell’aldilà si vive meglio di qua, esiste solo onestà e sincerità, nessuna falsità. Angeli che ti circondano di gioia e ti regalano tanta allegria. Aprimi le porte mio Signore, sarò il tuo servo e mi inchinerò alla tua gloria.
La cosa più importante per ogni uomo è poter morire in ogni momento senza avere rimpianti, così serenamente, sena oriolo addormirsi, io non credo di essere pronto finchè di cupidezza sarò infetto.
Se gli uomini si conducessero sempre al fianco la morte, non servirebbero sì vilmente.
Quel giorno ha tagliato la mia vita, non è stato un passaggio dal quale si ripassa, il cuore ha sobbalzato e sè fermato.
La notte-morte, che ci fa così paura, non è altro che una tenda pronta ad alzarsi per rivelare la luce del mattino; quello che ci sembra un furto di luce si rivela in realtà un lascito di luce più splendida e perenne. E così la morte diventa soltanto un’estatica rivelazione dell’immortalità.