Emilio Rega – Morte
Ne uccide più l’indifferenza che la spada.
Ne uccide più l’indifferenza che la spada.
Se bastasse un sorrisoper farti tornareil mondo sarebbeavvolto da infiniterisate.Se bastasse un bacioper riavertiil cielo sarebbecostellato dellemie labbraarse e sfinite.Se bastasse un abbraccioper ritrovartile mie bracciasarebbero stanche e dolenti.Se bastasse uno sguardoper riavertii miei occhi attraverserebberole albe e i tramonti.Se solo potessiriportarti a mecol solo pensieronelle nottisilentimi cullerei eternamentedi lunghisonni d’amore…
Muore sempre il più bravo, senti sempre dire: era un buon ragazzo, era un uomo amabile, era una donna socievole e brava casalinga, e molto altro buonismo, mai una volta che c’è ne sia uno cattivo.
La morte è il dottore perfetto: quando lei passa non c’è sofferenza, dolore, malattia o follia che possa resistere! Forse a questo ci riferiamo quando diciamo che il tempo guarisce ogni cosa!
Tutti gli attimi feriscono, l’ultimo infinitesimale uccide.
Quando muoio la mia anima si espande.
La mia è stata davvero una scelta.