Silvana Stremiz – Morte
La morte, per chi resta non è un dolore ma è disperazione pura. Questo pur considerando l’ipotesi dell’eternità.
La morte, per chi resta non è un dolore ma è disperazione pura. Questo pur considerando l’ipotesi dell’eternità.
I ricordi a volte fanno male come un coltello conficcato nel cuore. A volte lo scaldano con la loro dolcezza.
Certe lacrime partono direttamente dall’anima.
Per me la morte è come un oggetto che non va più e non si può riparare, buio per sempre.Niente rumori niente visioni.
Ho atteso una vita la tua anima. Me l’hai offerta candida e immensa per poi riprendertela senza pietà.È stato come porgere dell’acqua a una persona in mezzo al deserto e dopo la prima goccia portargliela via…
Fino a quando stai bene, finché vivi convinta di avere del tempo, spesso non apprezzi quell’attimo. Non ti accorgi di quello che stai perdendo, dei sogni a cui hai rinunciato. Riesci a convincerti perfino che tutto stia andando bene e che sei felice così.
Ti svegli una mattina pieno di lividi, ma pronto a riprendere il volo.