Carlo Cavola – Morte
La morte è solo la liberazione da questo mondo crudele che noi tutti odiamo e amiamo nello stesso momento.
La morte è solo la liberazione da questo mondo crudele che noi tutti odiamo e amiamo nello stesso momento.
Odo rumori distanti, odo urla, odo dolore. Come un attimo questi sono qui. Non me ne sono reso conto, sento la paura che corre come il vento tra di noi, forse alla fine di questo soffio di gloria non vedrò più molti occhi dei nostri: è stato tutto cosi veloce che non ho fatto neanche in tempo a dire addio.
Freud disse molte cose giuste, e una delle cose che disse è che tanti nostri problemi, tante nostre incapacità di vivere nascono dalla convinzione che non moriremo mai. Crediamo di avere l’eternità a disposizione.
Tra me e me dicevo che anche la morte del corpo a giudicare da quello che avevo visto, era in sé una punizione sufficiente, assolveva tutto.
Prendete l’aldilà molto sul serio, perché è un mistero assoluto.
Uccidimi e tornerò a vivere!
Non ci sono parole per descrivere un dolore. Quando perdiamo una persona amata, quando Dio ha deciso di portarla via, quando la vita non dà più attimi. Quanto è triste vedere partire un essere buono che ha fatto tanto per gli altri, senza mai lamentarsi, sei stata come una sorella per me, mi hai fatto sentire come parte della tua famiglia, quando ero triste, tu sempre lo capivi subito, quando avevo bisogno tu sempre mi tendevi la tua mano. Quanti momenti belli abbiamo vissuto, quante risate abbiamo fatto, e tu sempre sorridente, hai avuto sempre una parola carina per tutto. Sai, per me non sei andata e non te ne andrai mai perché ora sei dove si trovano le persone buone, come sei stata tu. Ora sei un angelo e so che da lassù continuerai a guardarci e a sorridere come sempre. Buon viaggio sorella mia.