Silvana Stremiz – Morte
L’uomo teme la morte eppure non dovrebbe. Il nulla non può far paura.
L’uomo teme la morte eppure non dovrebbe. Il nulla non può far paura.
Il dolore di una perdita è sonoro. Il ricordo doloroso di una perdita è muto.
Credere in Dio quando la vita ti sorride è facile. È quando smette di sorriderti che i dubbi nascono.
Bisognerebbe contare fino a mille, mettere in moto la ragione e mille volte mordersi la lingua prima di aprire bocca, prima di dire cosa si pensa senza pensarlo veramente. Per evitare di trovarsi a contare le infinite lacrime di fango “donate dall’impulsività”.
Muore sempre il più bravo, senti sempre dire: era un buon ragazzo, era un uomo amabile, era una donna socievole e brava casalinga, e molto altro buonismo, mai una volta che c’è ne sia uno cattivo.
Avere l’occasione di avere l’immortalità, non mi farei mai una cosa del genere. Avere qualcosa da fare non vuol dire averne per l’immensità dell’eterno tempo. Vedere tutte le persone a me care morire tristemente, credo che vedrei così tante morti da fare gelare il mio cuore. Per chiedere l’eterna giovinezza dovrei volermi veramente condannarmi. Nulla è per sempre.
Quando muore l’anima la vita è priva di significato.