Giuseppe Acciaro – Palindromi
O remo odo Omero.
O remo odo Omero.
Dici di apprezzarmi, di essere coinvolta, di nutrire molte aspettive riguardo il nostro amore. Si…
A ritroso sortirà.
Ho incontrato uno strano alieno che mi ha detto: otte deh imeh coneila onart sonu otart noc inho.
I tre per otto reperti.
È mala sorte, ti carbonizzino braci, tetro salame.
È arte libar o no? No! Nè oso lode. Odi?Va a rutti ridda: i cinici, sozzi beoni libanoCon i vivaci, rituali rumor, bagordi animati,videogames… E pare dicano che bever gottilede! Ed or fallar è negato: i dì nuovi conarte preparare, si deve. Ed or, fare a meno diber, è meta d’elite. Oramai, su, finitelacoll’enoteca: era troppo, sotto sotto,sopportare aceto nel locale tini: fu sì amaroetile da temere bidone, ma era frode!E vedi s’è rara! Perpetra, nocivo, un idiotageneral, la frode. È delitto greve! Beh, conacide rape (se mago e’), di vitamina “i”droga, bromuri, lauti ricavi, vino – con abiliNoè bizzosi, cinici addirittura – avido edoloso e non onorabile, trae.