Michelangelo Da Pisa – Religione
Una specie che inventa la religione e la sbandiera come pretesto per compiere atrocità verso i propri simili, perché non si è ancora estinta?
Una specie che inventa la religione e la sbandiera come pretesto per compiere atrocità verso i propri simili, perché non si è ancora estinta?
Tutta l’arte è un vaneggio, la politica è un vaneggio; i supermercati e le autostrade, la scienza e la letteratura, la filosofia e la guerra. La religione è un vaneggio, le chiese e le sigarette. L’amore è uno dei vaneggi più grandi. Noi stessi siamo un vaneggio chimico che sta in piedi e parla per non so quale tipo di miracolo. Siamo arte, la terra è arte e un vaneggio perché l’universo è un vaneggio enorme. Questo stesso commento è un vaneggio, ma qualcuno potrebbe considerarlo poetico e quindi arte. Secondo me è arte tutto quello che contiene l’impegno di una qualsiasi parte del cervello e i sentimenti, soprattutto gli ultimi perché sono un vaneggio del cervello e aiutano a produrre arte, più grande è il sentimento, più grande è il vaneggio, più grande è l’opera. Oggi mi andava di pensarla così, domani potrei anche pensarla in modo diverso, ma credo di no, ne sono quasi certo.
Dovremmo inventarci un altro Dio per la povertà e la miseria, non per far torto alle divinità esistenti, solo perché esse sono tutte impegnate a favorire unicamente i ricchi.
M’adorno di sole, m’inebrio d’azzurro in questo settembre al gusto di salsedine e mosto.
È come un lieve sospiro del vento che mi fa capire che la vita non è soltanto quella che vediamo intorno a noi. Ma c’è qualcosa di più, d’impalpabile, d’invisibile.
Essere educati in un regno d’insolenza è un atto di estrema forza. D’altronde, sguazzeresti mai in una pozzanghera fangosa indossando il tuo abito migliore?
Inseguiamo l’impossibile perché temiamo il semplice.