Giuseppe Donadei – Tristezza
Che delusione aver puntato tutto su persone di niente.
Che delusione aver puntato tutto su persone di niente.
Conosco molte parole! Quelle appena sussurrate che nessuno riuscirà mai a sentire. Quelle urlate, spesso troppo forti perché qualcuno riesca a comprenderle. Le parole che non hai mai detto, quelle che chiudi nel cuore perché nessuno possa mai strappartele da li. Infine quelle che spargi al vento, sperando che soffi nella giusta direzione per portarle dove nessuno potrà mai udirle.
Finalmente ho capito. Il mio concetto di essere solo non significa essere senza persone intorno, ma essere senza avere accanto a me la donna che amo. Posso essere in piazza del Duomo a Firenze, sarei comunque solo. E visto che sei tu la donna che amo, solo significa essere in qualsiasi posto e con chiunque senza te al mio fianco.
Certe volte sono sorda al richiamo dei ricordi perché la realtà me li trafigge e sedimento in soffitta parole e frammenti di me sparsi nei nascondigli del tempo.
Chi mira al cuore non prende la mira.
La felicità è poter essere utili agli altri, magari risolvendo piccoli problemi quotidiani, la tristezza è che non lo capiscono.
Giacché oscure scorie erano su quelle ali e, al loro agitarsi, una maligna essenza ne pioveva – Fatale fu per un’anima che ben l’ha conosciuta.