Giuseppe Donadei – Tristezza
Che delusione aver puntato tutto su persone di niente.
Che delusione aver puntato tutto su persone di niente.
De-pensarsi… finché non vi sia più nulla di sé e tutto si perda nel vento e nel sole, nulla, tranne un piccolo punto di dolore.
Se ti ostini a cercare qualcosa, corri il rischio di trovarla. Non sai mai cosa ti manca, finché non fa troppo male.
Ci sono giorni che ti capita di sentirti sospesa nell’infinito, spettatrice della tua vita che va, anche senza di te.
è la solita malinconia che attanaglia e ti porta via.
Che delusione certa gente! Pronta a puntare il dito e infangare gratuitamente la vita altrui, solo per avere un momento di gloria. Che tristezza, solo e nient’altro che assoluta tristezza; piaghe che irrompono nel mio cuore, mentre incredula mi accingo a Guardare tanta ipocrisia, tanta cattiveria, in tutti i gesti, in tutte le parole! Perché poi; solo per sentirsi migliori e superiore di fonte ad altri come loro. Che tristezza. Purtroppo, le delusioni si superano, la tristezza passa, ma la cattiveria gratuita torna. Torna indietro, con il tempo “ma torna”. (Sempre)!
M’infastidisce quella gente che guarda il capello nell’occhio di un altro, quando poi non vede la trave conficcata nel suo. Mi irritano quando sparlano. Mi rattristano quando sputano veleno. Quando aprono bocca soltanto per sminuire il prossimo. Quando ipocritamente disprezzano chi hanno di fronte, solo per sentirsi migliori. “Poveri” per sentirsi all’altezza del mondo; superiori e perfetti, fanno si che altri scompaiono nel veleno delle loro parole. Ma non hanno capito che le uniche persone che non valgono niente, e saranno niente, buio assoluto saranno proprio “loro” quelle che si ritengono migliori, quelle che non sbagliano mai, quelle che per illuminarsi hanno bisogno di screditare il prossimo. Rimarranno sempre; poveri di cuore.