Gaia Ghidelli – Tristezza
-Come stai?-Come sto? Non lo so. Sto come non vorrei stare. Sto come sta uno senza l’ombrello nel bel mezzo del temporale. Sto normale.-Normale?-Sì, normale. Normale senza il “nor”.
-Come stai?-Come sto? Non lo so. Sto come non vorrei stare. Sto come sta uno senza l’ombrello nel bel mezzo del temporale. Sto normale.-Normale?-Sì, normale. Normale senza il “nor”.
Ci sono persone che ti mancheranno sempre, ma vivi meglio senza.
Batti o mio cuore, batti forte il tuo dolore, fino a divenire, nel petto addolorato, l’unico suono comprensibile.
La sensazione più triste è sentirsi un’ombra, essere guardata con la coda dell’occhio, come qualcosa, che passa, ma non attraversa.
Piangi, piangi se ti va di farlo, perché le lacrime che ti tieni dentro, affogano la tua anima.
Conservare il dolore di vecchie ferite è estenuante e faticoso.
Ricorda che la felicità ha una sua rapida scadenza.