Milly Galati – Accontentarsi
Non ho la presunzione di essere migliore, io. Mi accontento di essere me stessa.
Non ho la presunzione di essere migliore, io. Mi accontento di essere me stessa.
Bastano i piccoli gesti come un augurio di compleanno o festività per farti capire che quella determinata persona ti pensa e conti veramente qualcosa per lei, se ciò non accade abbiate il coraggio di allontanare dalla vostra vostra vita coloro per i quali voi siete il nulla. Molte volte non ce ne rendiamo conto da soli ma fidatevi di chi, nel volervi bene vi apre gli occhi.
La felicità provoca invidia, se ce l’hai non renderla nota.
Ero tentata di aprirlo quel vaso di pandora, e l’ho fatto; mi ci sono persa dentro il suo mondo violentato da anime in pena e donne viziate in preda ad un morboso e velenoso mix di arroganza, orgoglio e vittimismo manipolatorio. Tornerò indietro con la consapevolezza di allontanare alcune persone dalla mia mente, imparare a misurare bene ogni situazione, a fidarmi del mio solo intuito su ogni cosa e su ogni persona; non tratterrò chi vuole andare, non darò più spiegazioni a chi non vuole ascoltare. Imparerò ad amarmi perché solo così si può iniziare davvero a vivere.
Strano io? In giro c’è gente che mi supera ampiamente. Guardo certa gente e mi rincuoro.
Passano gli anni velocemente, tanto da non rendersene nemmeno conto, e con loro vanno via i giorni spensierati e i sogni; ma il secondo tempo del mio tempo comincia ora, e sapete perché? Perché io non ho perso strada facendo, la mia anima da bambina, capace di sognare, giocare e ridere per niente. Alla fine sognare non costa nulla, preferisco vivere un sogno a colori che vivere per inerzia in una squallida realtà monocromatica.
Il vocabolo accontentarsi è sempre più menzionato da coloro che non si accontentano mai.